Rock News
Ridley Scott sul ritiro di Quentin Tarantino: "Stai zitto e vai a fare un altro film"
Il grande regista de Il Gladiatore non crede nello stop definitivo pianificato da Tarantino dopo l'uscita del prossimo film
Quentin Tarantino e Ridley Scott sono due tra i più grandi registi che la storia del cinema ci abbia mai consegnato con capolavori assoluti come Pulp Fiction e Kill Bill il primo e Blade Runner, Alien e Il Gladiatore il secondo.
In una recente intervista rilasciata a The Hollywood Reporter il leggendario Ridley Scott, che tornerà presto al cinema con Il Gladiatore II, ha commentato il piano di Tarantino di ritirarsi dopo il suo decimo film: "Non ci credo". L'intervistatore del magazine ha incalzato il grande regista dicendo che se si ama veramente qualcosa, sei bravo a farlo e provi a fermarti, c'è il rischio di tornare sui propri passi. Ridley Scott ha risposto rivolgendosi direttamente Tarantino dicendo "stai zitto e vai a fare un altro film". Il regista ha poi ricordato come Tarantino abbia scritto la sceneggiatura di True Romance, diretto da suo fratello Tony Scott (Top Gun, Beverly Hills Cop II) nel 1993.
"Esattamente. Non credo a queste stronzate, ca**o. Stai zitto e vai a fare un altro film. Quentin ha scritto alcune cose per mio fratello. Andavano molto d'accordo"
«Nessun regista ha mai fatto più di dieci film buoni». È una frase di Quentin Tarantino che vuole interrompere la sua carriera a dieci film. Già nel 2012 in una famosa intervista a Playboy aveva detto: «I registi di solito non migliorano invecchiando».
Una geniale provocazione da parte della rockstar di Hollywood che però sembra tenere molto al suo prossimo film, il decimo appunto, (considerando Kill Bill 1 e 2 come un solo film) che segue il grande successo di C’era una volta a Hollywood terzo capitolo di una serie da lui stesso ribattezzata “revisionismo storico” composta da Bastardi senza gloria del 2009 e Django Unchained del 2012, premiato con due Oscar e tre Golden Globes. Doveva essere The Movie Critic storia di un critico cinematografico decadente degli anni 70 che scrive ottime recensioni di film su riviste pornografiche (ispirato ad un personaggio reale conosciuto da Tarantino), si parlava del ritorno di Brad Pitt come protagonista ma a sorpresa Tarantino ha cancellato tutto il progetto.
«Ha semplicemente cambiato idea» dicono delle fonti vicine al regista. Le ultime indiscrezioni sulla sceneggiatura, che Tarantino ha riscritto più volte anche a causa dello sciopero degli attori e degli sceneggiatori di Hollywood che ha ritardato le riprese dicono che avesse l’idea di inserire nel film alcuni dei personaggi iconici dei suoi film precedenti, per creare una sorta di metaverso Tarantiniano. Non si sa se questa idea potrebbe essere recuperata per il nuovo progetto. Tarantino ha 61 anni e sembra convinto a seguire la sua regola, che ha detto gli è stata suggerita da un amico, il regista francese Luc Besson (che ha fatto venti film in carriera, l’ultimo è Dogman del 2023). Molti critici hanno fatto notare che se Stanley Kubrick si fosse fermato a dieci film non avremmo avuto capolavori come Shining e Full Metal Jacket, ma un collega importante come Christopher Nolan ha definito la scelta di Tarantino: «Un atto di coraggio da vero purista del cinema. Raccontare storie attraverso i film crea dipendenza, è un lavoro durissimo ma molto divertente. E’ davvero difficile immaginare di fermarsi volontariamente». Quando gli hanno chiesto se la sua intenzione è quella di lasciare in eredità una filmografia praticamente perfetta senza rovinare niente, Tarantino ha tagliato corto: «No, è solo che ho fatto film per 30 anni e adesso vorrei fare altre cose».