Chester Bennington, il figlio Jaime: "Mio padre non è morto nel modo che vi hanno sempre detto"

Il figlio di Chester Bennington, Jaime, nato nel 2002 dal matrimonio con la prima moglie Samantha Marie, è da diverso tempo la voce più critica sul futuro dei Linkin Park e sulla reunion organizzata da Mike Shinoda con Emily Armstrong alla voce. Secondo Jaime, l’intera operazione è un tradimento dell’eredità di suo padre Chester Bennington, che si è suicidato nel luglio 2017. In una delle tante storie postate su Instagram in cui condivide con i fan le sue opinioni, Jaime però ha avanzato dei dubbi anche sulla fine di suo padre: “Chester non è morto nel modo che vi hanno sempre detto. Sono il primo a dirlo, ma la sua morte è stata organizzata per sembrare un suicidio”.

Chester Bennington è stato trovato impiccato nella sua casa di Palo Verdes Estate in California la mattina del 20 luglio a soli 41 anni. Nessuna lettera d’addio è stata ritrovata sulla scena del suicidio, e gli esami tossicologici hanno rilevato solo piccole tracce di alcol nel sangue. Jaime è entrato nei dettagli più macabri: “La cintura e le bottiglie di alcol sono delle piste false messe apposta per far credere che si sia trattato di un suicidio, e la sua morte è stata usata per creare un movimento internazionale di consapevolezza sulla salute mentale”.

Secondo Jaime, Chester Bennington non avrebbe mai usato una cintura: “Con il marchio di una corporation stampato sopra per impiccarsi ad un armadio che non era molto più alto di lui”. Il 20 luglio era un giorno importante per Chester Bennington, il compleanno del suo amico Chris Cornell, che solo due mesi prima il 18 maggio si era tolto la vita impiccandosi. “Chris era lucido, sobrio e non prendeva farmaci quel giorno” ha detto Jaime, “Lottava contro il pericolo di ricadere nelle dipendenze dopo la morte di un amico e collega, ma era appena tornato a casa dopo aver discusso di un nuovo progetto che riguardava i Linkin Park e stava preparando una gita a Disneyland con sua sorella Tobi. È una scena troppo assurda per essere vera”.