Rock News
27/02/2024
Nel luglio 1970 dopo aver registrato il secondo album Trespass e aver firmato un contratto con la Chrisalis Records, i Genesis di Peter Gabriel, Tony Banks e Mike Rutherford pubblicano un annuncio sul Melody Maker cercando un chitarrista capace di suonare la dodici corde e un batterista “con una sensibilità per la musica acustica”. Devono sostituire il batterista John Mayhew e il chitarrista Anthony Phillips che hanno lasciato la band. Si presentano Phil Collins (che è stato chiamato anche da Jon Anderson per entrare negli Yes) e il suo compagno di scuola Ronnie Caryl con cui suona da diversi anni e ha formato i Flaming Youth che si sono sciolti dopo aver registrato l’album Ark 2. “Mi hanno fatto ascoltare Trespass e mi hanno fatto venire in mente Crosby Stills & Nash per la delicatezza di suono e le armonie vocali” ha detto Phil Collins. Dopo l’audizione nella casa dei genitori di Peter Gabriel, Caryn viene scartato e al suo posto viene scelto Steve Hackett e Phil Collins diventa il batterista della band, esordendo anche come cantante nel brano acustico For Absent Friend.
Cinque anni e quattro album dopo, prima delle session dell’album Trick of the Tail, Peter Gabriel lascia la band e la storia si ripete: dopo aver messo un annuncio su Melody Maker a cui rispondono oltre 400 aspiranti cantanti, Phil Collins diventa la voce dei Genesis e li guida nella transizione dal prog rock al pop elettronico con cui diventano una della più grandi band del mondo. Dodici album da Nursery Crime a We Can’t Dance del 1991 (in Calling All Stations del 1997 alla voce c’è Ray Wilson). Il momento della svolta è l’uscita dalla band nel 1977 del chitarrista Steve Hackett: i Genesis diventano un trio con le tastiere di Tony Banks e gli effetti della chitarra di Mike Rutherford in primo piano celebrano la loro trasformazione con l’album ...And Then There Were Three che esce il 31 marzo 1978 e arriva al numero tre in classifica in Inghilterra e al numero 14 in America, guidato dal singolo Follow You Follow Me.
Per Phil Collins però: “È il disco che mi piace di meno in assoluto dei Genesis, ma forse perché non era un bel periodo della mia vita. Le canzoni secondo me sono un po’ scarse e poco consequenziali”. Due anni dopo, Phil Collins scrive Duke con cui i Genesis arrivano per la prima volta al numero uno in classifica in Inghilterra. “Al tempo di ...And Then There Were Three scrivevo ancora storie fantasy, in linea con la storia dei Genesis e lo stile più narrativo. Il mio modo di scrivere invece è basato sulle mie esperienze, e Duke è il mio primo album davvero personale”.
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