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Led Zeppelin, il vero significato dei "misteriosi" quattro simboli della band comparsi in Led Zeppelin IV

Redazione Virgin Radio

Jimmy Page: "Il mio è evocativo. È tutto quello che ho da dire"

Nel 1971 i Led Zeppelin escono con il disco più misterioso e ambizioso della loro carriera, registrato nella casa di campagna di Headley Grange e presentato con una strategia senza precedenti. Una copertina senza titolo e senza nome della band, con l’immagine di un quadro ad olio comprato in un negozio di antiquariato a Reading appeso alla parete semidistrutta di una casa in demolizione e sul retro la foto della Salisbury Tower un complesso di case popolari alla periferia di Birmingham.

Secondo Jimmy Page, la copertina è un simbolo del contrasto tra campagna e città, acustico ed elettrico, che i Led Zeppelin hanno esplorato nell’album precedente Led Zeppelin III. È Page a scegliere anche l’immagine nell’intero dell’album, la figura de “L’Eremita” nei tarocchi, che lui stesso si divertirà ad interpretare nel film The Song Remains the Same del 1976. Potrebbe essere un disastro commerciale (essendo senza titolo, la loro etichetta Atlantic Records non sa come promuoverlo) e invece diventa uno degli album rock più famosi e più venduti di tutti i tempi: arriva al numero uno in classifica in Inghilterra e al numero due in America e vende 37 milioni di copie.

L’elemento grafico che attira di più l’attenzione del pubblico e fa entrare Led Zeppelin IV nella storia sono i quattro simboli che la band sceglie per rappresentare i propri nomi e creare un titolo impronunciabile. “Avevamo avuto qualche contrasto con i critici, e volevamo uscire con un disco totalmente anonimo” ha detto Jimmy Page, “All’inizio pensavo ad un solo simbolo, poi dato che siamo in quattro ed era il nostro quarto album, ho disegnato il mio e gli altri hanno pensato al loro”. La band continua a sorprendere (e a sfidare i giornalisti inglesi) pubblicando i simboli negli annunci dei quotidiani, a volte accompagnati dalle foto di copertina dei loro primi tre album. Da allora i fan dei Led Zeppelin hanno tentato in ogni modo di scoprire il significato dei quattro simboli. John Paul Jones e John Bonham scelgono il loro da Il Libro dei Segni di Rudolph Koch: i tre cerchi intrecciati del batterista rappresentano l’unione familiare tra madre, padre e figlio (Jason Bonham è nato nel 1966) ma secondo alcuni è anche un riferimento al logo della birra Ballantine, quello del bassista simboleggia una persona che ha grandi competenze e fiducia in sé stesso.

Robert Plant disegna il suo, una piuma inserita in un cerchio (“Un simbolo presente in tutte le filosofie del mondo”) e un riferimento a Ma’at la dea egizia della giustizia. Jimmy Page, il più esperto ed appassionato di occultismo ed esoterismo, ha disegnato da solo il suo simbolo, Zoso. Un segno astrologico, o un simbolo tratto dall’inquietante Vocabolario Infernale pubblicato in Francia nel 1884? “Il mio è un simbolo evocativo” ha detto Jimmy Page, “È tutto quello che ho da dire”.

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