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Nirvana, la violoncellista che ha lavorato su In Utero: "Venni insultata da Courtney Love"

Redazione Virgin Radio

Kera Schaley: "Era piuttosto cattiva per una che si professa una vera femminista"

In occasione del trentesimo anniversario di In Utero, terzo e ultimo album dei Nirvana pubblicato il 21 settembre 1993, il giornalista di Rolling Stone Usa Brian Hiatt ha lanciato una nuova serie di podcast in cui ha intervistato Krist Novoselic, il produttore Steve Albini e tante persone coinvolte nella realizzazione di uno dei dischi più radicali e alternativi ma anche di maggior successo degli anni 90: registrato in sei giorni in totale isolamento nei Pachyderm Studios di Steve Albini a Cannon Falls in Minnesota (dove i Nirvana arrivano in furgone da Seattle, pagandosi da soli le session e registrandosi con un nome falso), In Utero debutta al numero uno in classifica sia in America che in Inghilterra e vende quindici milioni di copie nel mondo. L’unica altra persona presente in studio durante le registrazioni insieme a Steve Albini al tecnico del suono Bob Weston, (bassista della sua band punk rock Shellac) è Kera Schaley, la violoncellista che accompagna Kurt Cobain nel brano più struggente e disperato della sua carriera, il singolo All Apologies, e anche nel b side Marigold

Kera Schaley, al tempo fidanzata di Steve Albini, non ha mai parlato della sua esperienza in studio con i Nirvana, ma nel podcast di Brian Hiatt ha raccontato un aneddoto su Courtney Love.

Nella biografia dei Nirvana, Come as You Are scritta da Michael Azzerad, c’è una intervista a Steve Albini, in cui il produttore attacca Courtney Love e l’influenza secondo lui negativa su Kurt (con cui è sposata dal 1992), definendola: «Una psicopatica». Courtney Love come è nel suo stile non ci ha pensato un attimo e nello stesso libro ha dichiarato ad Azzerad: «Forse per Steve Albini non ero la fidanzata perfetta, solo perché non ero della costa Est, non suonavo il violoncello, non portavo gli orecchini tondi, non mi vestivo con il dolcevita nero, non avevo un set di valigie abbinate e non stavo zitta tutto il tempo». Una descrizione piuttosto precisa di Kera Schaley nel 1993: «Non ha mai pronunciato il mio nome, ma tutte le persone che mi conoscevano mi hanno riconosciuto subito» ha raccontato la violoncellista nel podcast Rolling Stone Music Now, «Piuttosto cattiva per una che si professa una vera femminista».

Kera ha dimostrato di non essere una che sta sempre zitta e si è messa in contatto con Courtney Love  «Le ho scritto una lettera ironica prendendola in giro per questo, e lei mi ha chiamato nel cuore della notte mentre dormivo. Il suo modo di scusarsi è stato: mi dispiace se hai pensato che stessi parlando di te». 

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