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Roger Waters difende la sua versione di The Dark Side Of The Moon: "Ora è più adatta al momento e più inerente al concetto originale"

Redazione Virgin Radio

L'ex Pink Floyd: "voglio ricordare i concetti importanti che esprime e che hanno superato i confini del tempo e aggiungere qualcosa"

Secondo Roger Waters, l’album The Dark Side of the Moon, il capolavoro dei Pink Floyd, pubblicato il 1 marzo 1973: “Aveva bisogno di esse reimmaginato”.

Una dichiarazione con cui il bassista e fondatore dei Pink Floyd (che ha lasciato dopo l’album The Final Cut del 1983) risponde allo sgomento dei fan e di tutto il mondo del rock dopo la decisione di risuonare e riregistrare completamente tutto l’album in occasione del suo cinquantesimo anniversario. Sullo sfondo c’è il rapporto di rottura all’apparenza insanabile con David Gilmour che rende impossibile il ritorno dei Pink Floyd e la convinzione di Roger Waters secondo cui la scrittura delle canzoni e l’idea di base dell’opera è più importante della sua esecuzione, quindi The Dark Side of the Moon è suo e ha il diritto di fare quello che vuole: “La nuova versione è più adatta al momento e più inerente al concetto”. L’album uscirà l’8 ottobre ed è stato in qualche modo approvato dal batterista dei Pink Floyd, Nick Mason, che l’ha definito “geniale”, ma il primo singolo estratto, Money, ha diviso i fan.

Roger Waters ha spiegato di amare la versione originale di The Dark Side of the Moon: “Non voglio sostituire l’album originale, voglio ricordare i concetti importanti che esprime e che hanno superato i confini del tempo e aggiungere qualcosa” ha dichiarato, “Il nuovo album è più riflessivo e più adatto a raccontare i temi e i concetti che fanno parte delle nostre vite da oltre cinquanta anni". Roger Waters difende la sua reinterpretazione di The Dark Side of the Moon ed è fiero di ciò che ha fatto: “Le persone devono ascoltarlo prima di farsi una opinione. Spero che l’album unisca le persone, non solo gli appassionati di musica ma tutte le persone che amano la vita.”

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