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Guns N' Roses, Slash e la mania per i film horror: "c'è una pellicola che mi fa morire di paura!"
Il chitarrista rivela il film che lo spaventa di più in assoluto: "pensate che trovo L'Esorcista divertente"
Slash ha parlato della sua seconda grande passione dopo il rock’n’roll, i film horror. Una passione nata durante l’infanzia trascorsa in Inghilterra (è nato a Hampstead nel 1965 ed è cresciuto con il padre a Stoke on Trent prima di andare a Los Angeles con la madre): «C’erano solo due canali in televisione, e di notte facevano sempre i classici horror: Vincent Price, Peter Crushing, tutte le icone britanniche, li conoscevo tutti».
Suo padre Anthony Hudson, artista grafico e autore di copertine di album per Joni Mitchell e Neil Young, gli leggeva sempre i libri di Edgar Allan Poe e H.P Lovecraft («Mi ha insegnato a leggere prima che andassi a scuola, e ha capito la mia passione per quell’immaginario») e anche quando è andato a vivere con sua madre Ola Hudson a Hollywood, non si è perso neanche un classico del genere horror: «Ho visto tutto quello che non ero riuscito a vedere in Inghilterra: Dracula, Frankenstein, L’Uomo Lupo. Poi nel 1973 mi ha portato a vedere L’Esorcista». Il film di William Friedkin tratto dal romanzo di William Peter Blatty è entrato nella storia anche per gli effetti sul pubblico: la sensazione di terrore creata è tale che molti spettatori si sentono male durante le proiezioni nei cinema. «Io l’ho visto in un drive-in e mia madre mi ha fatto sedere nel sedile posteriore dell’auto, quindi non mi ha spaventato molto, l’ho trovato divertente».
Slash ha detto di non essere uno che si spaventa facilmente, e che c’è solo un film che lo ha «Terrorizzato», La Notte dei Morti Viventi, il classico sugli Zombie che ha ispirato decenni di film e serie tv, creato dal visionario regista George Romero nel 1968. «È un film viscerale, crudo, veramente cupo. Mi ha sconvolto». Slash ha portato avanti la sua passione per l’horror creando una sua casa di produzione chiamata BerserkerGang, che sta per lanciare The Breach, un film di cui ha composto anche la colonna sonora. «Non sono un professionista delle colonna sonore, ma è stato divertente. Lo abbiamo fatto durante il Covid quindi ho composto le mie parti di chitarra da solo e le ho mandate ai montatori per adattarle alle scene». Per le sue fonti di ispirazione nel mondo delle colonne sonore ha citato i classici, Hans Zimmer, John Williams, John Carpenter ma anche l’islandese Hildur Guonadottir che ha composto la colonna sonora di Joker e poi ha aggiunto: «Johnny Greenwood dei Radiohead è un grande compositore, la colonna sonora di Il Petroliere (There Will be Blood) è la migliore degli ultimi 20 anni». Il lavoro sul genere horror continua con un progetto s cui Slash non ha voluto rivelare dettagli: «Sto lavorando ad una serie televisiva horror in Inghilterra, è l’adattamento di un grande libro. Ne sentirete parlare presto».