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U2, The Edge e il rapporto con Bono: "Sicuramente è esigente. Ci sfidiamo e questo vuol dire che c’è qualcosa di creativo"
Il chitarrista sulle voci di scioglimento della band: "Funzioniamo troppo bene"
Gli U2 hanno annunciato la loro prima residency a Las Vegas nell’autunno 2023, in cui inaugureranno l’avveniristica MSG Sphere in mezzo al deserto con uno show dedicato ad Achtung Baby.
Non ci sarà però il batterista Larry Mullen Jr che ha spiegato la sua assenza dicendo che deve fare delle cure mediche, e questo ha scatenato i fan degli U2. Oltre a preoccuparsi per le reali condizioni di salute del batterista, si sono chiesti se una delle band più solide e longevi nella storia del rock degli ultimi decenni (Larry Mullen, The Edge, Bono Vox e Adam Calyton erano compagni di scuola, hanno formato la band nel 1978 a Dublino e da allora sono rimasti sempre insieme) non sia sul punto di sciogliersi.
“Ho già sentito questa storia tante volte” ha detto The Edge in un’intervista con il quotidiano The Telegraph “E non è mai stata vera”. La notizia della rinuncia di Larry Mullen è stata complicata da gestire per la band: “Volevamo esserci tutti e quattro ma come facevamo a tirarci indietro una volta preso l’impegno? È un’opportunità fantastica, uno spazio incredibile dove suonare e il pubblico ci aspetta” ha detto The Edge, “Non vediamo l’ora di salire di nuovo sul palco con Larry. Ci manca tantissimo, ma sappiamo che starà bene”.
Per quanto riguarda la lunga storia della band e il suo rapporto creativo ed umano: “Sicuramente Bono è un personaggio esigente, sicuramente io lo faccio impazzire altrettanto. Ma se non lo facessimo ci faremmo del male: siamo nel territorio in cui ci stimoliamo, ci confrontiamo, ci sfidiamo e questo vuol dire che c’è qualcosa di creativo. Se non fai così, vuol dire che non hai un rapporto davvero creativo”. The Edge ha pensato anche di lasciare: “A volte penso che dovrei fare qualcosa di meno impegnativo e più divertente. Poi mi dico: voglio essere un artista solista? No. Ok, allora mi devo trovare un grande cantante. Ok, allora lavoro con Bono. Però abbiamo bisogno di una sezione ritmica assolutamente unica, che suoni come nessuna altra band. Ok, sono Adam e Larry. In pratica, ogni volta che penso di mollare rimetto insieme gli U2. Ecco perché è difficile sciogliere la band: funziona troppo bene”.