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David Bowie: in arrivo a Londra la mostra (permanente) definitiva

Redazione Virgin Radio

L'esposizione sarà inaugurata nel 2025

Dopo aver celebrato la visione di David Bowie con la mostra più immersiva ed affascinante mai fatta sull’arte e la musica del Duca Bianco, David Bowie Is, il Victoria & Albert Museum di Londra ha annunciato la creazione di un nuovo spazio, il David Bowie Center for the Study of Performing Arts che aprirà nel 2025.

«Il lavoro di David Bowie diventa parte delle collezioni permanenti britanniche» hanno dichiarato in un comunicato i curatori del V&A Museum che si espande con una nuova sede chiamata East Storehouse nel Queen Elizabeth Park di Stratford, «Crediamo sia il luogo che gli spetta, tra le altre icone e geni dell’arte contemporanea».

La collezione comprende oltre 80.000 pezzi, acquisiti grazie ad una donazione di Warner Music che ha acquistato il catalogo di David Bowie nel 2022. Ci saranno testi manoscritti di canzoni come Heroes, Ashes to Ashes e Fame, lettere, costumi originali, strumenti musicali, film e migliaia di foto scattate da grandi nomi come Terry O’Neill, Helmut Newton e Brian Duffy e alcuni vestiti già diventati icone come quello di Ziggy Stardust, gli abiti disegnati da Kansai Yamamoto per il tour di Aladdin Sane del 1973 o il cappotto con la bandiera britannica di Alexander McQueen che compare sulla copertina dell’album Earthling del 1997.

Una delle caratteristiche della creatività di Bowie era quella di catalogare tutto di sé stesso: il V&A Museum ha raccolto quaderni, diari, elenchi di progetti non realizzati, molti dei quali sconosciuti ai fan. Un’altra novità saranno le sperimentazioni che Bowie faceva usando il computer (al tempo uno dei primi Macintosh) con la tecnica di scrittura del cut-up che ha imparato da William Borroughs: «Riempio il computer di concetti, e mi spara fuori fogli su fogli di combinazioni arbitrarie di parole e frasi» dichiarò Bowie. Nile Rodgers, chitarrista degli Chic, amico e collaboratore di David Bowie nel suo album di maggior successo, Let’s Dance del 1983, ha detto a proposito dell’interesse del Victoria & Albert Museum per David Bowie: «Credo che siate tutti d’accordo con me: tra tutti gli artisti degli ultimi 60 anni di musica che sono arrivati dopo i Beatles, l’unico che merita uno spazio in un museo come il V&A è David Bowie. Non faceva solo arte, David era arte».

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