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R.E.M: la vera storia di It’s the End of the World As We Know It (And I Feel Fine)
Il brano immagina un futuro catastrofico a causa degli effetti della Guerra Fredda
Il 16 novembre 1987 gli R.E.M. pubblicarono It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine), il secondo estratto dal quinto album della band, Document, e fu subito un grande successo.
It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) parla di terremoti, incidenti aerei, catastrofi naturali: è un lungo flusso di coscienza in cui l’autore immagina un futuro catastrofico, a causa degli effetti della Guerra Fredda, delle guerre di religione e del danneggiamento dell’ambiente dovuto all’inquinamento. Nel coro il bassista Mike Mills canta: “Time I had some time alone”, ossia “è tempo che io me ne stia da solo”, come a esprimere un desiderio di solitudine di fronte a questo scenario.
Per certi aspetti questa canzone fu quasi profetica, vista la situazione in cui ci troviamo oggi. Quando il brano uscì raggiunse la posizione numero 69 nella classifica Billboard Hot 100, un buon risultato ma ben lontano da quello riscosso dal primo singolo estratto da Document, ossia The One I Love, pezzo che raggiunse la top ten. Nella Mainstream Rock Chart la canzone arrivò alla sedicesima posizione. Il Coronavirus, un’emergenza globale che sta tutt'ora sconvolgendo la vita di tutti, ha riportato nel 2020 il brano dal tema apocalittico in cima alle classifiche, raggiungendo la posizione numero 64 nella Top Songs di iTunes negli Stati Uniti, 33 anni dopo la pubblicazione.