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Taylor Hawkins, l'ultima intervista di sempre sarà pubblicata nel documentario Let There Be Drums. Guarda il trailer
Il grande batterista dei Foo Fighters fu scelto tra i protagonisti del documentario creato da Justin Kreutzmann, figlio del batterista dei Grateful Dead
È in uscita il 29 ottobre un documentario dedicato al motore ritmico di ogni rock band, il batterista. Girato da Justin Kreutzmann, figlio del leggendario batterista dei Grateful Dead, Bill Kreutzmann si intitola Let There Be Drums! e contiene interviste ad alcuni dei più grandi batteristi di sempre di generi ed epoche diverse, da Ringo Starr dei Beatles che ha anche contribuito con immagini inediti dei suoi anni prima dei Beatles nelle band skiffle di Liverpool e nella band Rory Storm & the Hurricanes a Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers a Stewart Copeland dei Police fino a Tré Cool dei Green Day.
In una delle prime scene, Bill Kreutzmann dice: «Suonare la batteria mi fa sentire libero. È sempre stato un modo per scappare dalla realtà».
Ringo Starr invece dice semplicemente: «Il mio sogno era solo suonare la batteria, e mi sono ritrovato nella migliore band sul pianeta». Steve Ferrone, uno dei più grandi turnisti del mondo, ha descritto così la folle attrazione verso il ritmo e il suono percussivo: «Ti prende, cattura la tua attenzione perché lo senti dentro».
In Let There Be Drums! c’è anche l’ultima intervista rilasciata da Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters scomparso a 50 anni nel marzo 2022, che spiega la sua passione per il suo strumento, il ritmo e l’energia sprigionata dalla cassa e dal rullante con queste parole: «Fin dal primo momento in cui mi sono seduto dietro a quella batteria ho sentito un fulmine che mi attraversava il corpo. Non dimenticherò mai quel giorno e quella sensazione». Justin Kreutzmann, regista cresciuto nel mondo del rock’n’roll al seguito della carovana itinerante dei Grateful Dead, e con in mano la videocamere Super8 che suo padre Bill gli ha dato quando aveva solo dieci anni ha spiegato il messaggio del suo documentario, un omaggio allo stile di vita e al suono del batterista: «La batteria è essenziale per ogni grande band, e la storia dei batteristi è quella di una conoscenza e un atteggiamento verso la musica che passa da una generazione all’altra».
Stewart Copeland, uno dei migliori batteristi di sempre con i Police, ha spiegato questo concetto con l’immagine bellissima della “confraternita delle bacchette”: «Parliamo una lingua tutta nostra, diversa da quella dei chitarristi e del tutto incomprensibile per i tastieristi».
Stewart Copeland era un grande amico di Taylor Hawkins e anche un suo estimatore come batterista («Aveva potenza, entusiasmo ed era un batterista molto solido» ha detto) e ha ricordato il batterista dei Foo Fighters partecipando a tutti e due i concerti in suo onore a Londra e Los Angeles: «Manca molto a tutti. È stata una cosa inaspettata e ingiusta. Taylor aveva tanta vitalità ed energia, è assolutamente sbagliato che non sia più con noi».