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Led Zeppelin, Robert Plant e il significato che Stairway To Heaven ha per lui oggi: "continuo ad essene sopraffatto in ogni modo"
Il leggendario frotman inglese: "era un periodo difficile per il mondo. Volevo scrivere una canzone che parlasse di speranza"
Secondo Robert Plant, il successo si misura «Dai sorrisi sui volti delle persone con cui lavori. È una questione di atteggiamento» ha spiegato in una nuova intervista con la rivista Rolling Stone in cui ha parlato della sua carriera con i Led Zeppelin e del suo lavoro con Alison Krauss. «La mia idea di intrattenimento è che la prima persona che deve essere intrattenuta sono io stesso. Sono sempre molto diffidente verso la ripetizione, cerco di essere molto cauto e non ripetermi mai: qualunque cosa faccia devo essere pienamente soddisfatto. Il tempo vola, devo dare il massimo».
Il percorso artistico di Robert Plant è uno dei più autentici e coerenti nella storia del rock: diventato leggenda con i Led Zeppelin dal 1969 al 1979, dopo la fine della band (in seguito alla morte del suo amico John Bonham, il batterista che lui stesso ha voluto nella band, proponendolo a Jimmy Page nel luglio 1968) non ha mai voluto ripetersi, ha fondato diverse band soliste (Band of Joy, Sensational Space Shifters) e nel 2007 ha iniziato la sua collaborazione con la cantante bluegrass Alison Krauss con due album (Raising Sand del 2007 con cui ha vinto due Grammy Award e Raise the Roof del 2021) evolvendo il proprio suono e il proprio modo di cantare dal blues e l’hard rock al country-folk.
Dopo il concerto-evento del 10 dicembre 2007 a Londra, Robert Plant non ha più voluto fare altre reunion dei Led Zeppelin, ma continua a ricordare i momenti più alti nella storia della band che ha fondato con Jimmy Page, John Bonham e John Paul Jones. Per esempio la nascita di uno dei pezzi più famosi di tutti i tempi: Stairway to Heaven.
«La struttura musicale era davvero speciale» ha ricordato Plant, «I ragazzi mi hanno dato la canzone e mi hanno detto: cosa vuoi scrivere? Io ho pensato: voglio scrivere una canzone sulla speranza». Robert Plant aveva solo 23 anni quando Stairway to Heaven è stata pubblicata sull’album Led Zeppelin IV. Oggi, a 74 anni ne parla cosi: «Ogni volta che la ascolto e sono da solo vengo sopraffatto da Stairway to Heaven, per tutte le ragioni possibili». Nonostante la sua grandezza riconosciuta, Robert Plant è anche molto umile sul suo valore come cantautore: «Era un periodo importante, il mondo era diverso e c’erano tensioni e problemi, dalla guerra in Vietnam alla corruzione politica. C’erano artisti molto più eloquenti di me che hanno fatto un lavoro migliore nell’affrontare le questioni e arrivare al punto. Io ho dipinto un quadro».
"L'ho sviluppata pensando al tempo che stavo vivendo e a ciò che avevo attorno" ha aggiunto il frontman inglese, "non dovevo cantare roba R&B perché ero in grado di scrivere. Anche se purtroppo alcune canzoni... contenevano uno o due hobbit di troppo" ha concluso sorridendo Plant che è un grandissimo fan delle opere di Tolkien fin da quando era ragazzo.