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Iron Maiden, Bruce Dickinson: "Se non dovessi più farcela vorrei che la band andasse avanti. Voglio scegliere il mio sostituto"
Il rocker inglese: "Così ogni tanto posso passare in studio e dire la mia"
Bruce Dickinson è diventato il cantante degli Iron Maiden nel 1981, sostituendo Paul Di’Anno e con la sua personalità e la sua estensione vocale ha svoltato il suono e la carriera della band fondata nel 1975 dal bassista Steve Harris, destinata a diventare un monumento della New Wave of British Metal. Il suo esordio con l’album The Number of the Beast lancia la band al numero uno in classifica nel marzo 1982 e grazie anche alle sue performance dal vivo costruisce l’immaginario degli Iron Maiden che conquista il mondo. Ma anche un personaggio fondamentale come Bruce Dickinson è disposto a farsi da parte se non è in grado di dare il massimo:
“Se un giorno dovessi capire che non riesco a fare più di quattro o cinque pezzi, vorrei che i ragazzi continuassero senza di me. Anzi, voglio scegliere io il mio sostituto. Così ogni tanto posso passare in studio e dire la mia” A 66 anni, Bruce Dickinson sa che la sua grandezza si basa sulla presenza fisica e la potenza della voce, ma non ha paura del futuro e ha citato come esempio la band che sta festeggiando sul palco gli oltre 60 anni di carriera, i Rolling Stones: “Pensa a Keith Richards” ha detto Bruce Dickinson, “Soffre di artrite e non è al massimo ogni sera, ma viene supportato da altri chitarristi sul palco. Sono i Rolling Stones, nessuno può dirgli niente".