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Rock News

Nirvana, Spencer Elden: "La copertina ha evidenti allusioni pornografiche. Nella session mi vestirono come Hugh Hefner di Playboy"

Redazione Virgin Radio

Non accennano a placarsi le accuse di Elden, il bambino protagonista sulla copertina dell'album Nevermind.

Non si spengono le polemiche sulla foto di copertina di Nevermind, il secondo album dei Nirvana uscito il 24 settembre 1991, di cui è uscita una riedizione deluxe con 94 tracce audio e video, di cui 70 inedite, e quattro interi concerti fatti tra io 1991 e il 1992.

Spencer Elden, il neonato che nuota nella piscina verso un biglietto da un dollaro fissato ad un amo, ha fatto causa ai Nirvana e chiede un risarcimento milionario: «Perché la sua identità e il suo nome sono per sempre legati allo sfruttamento sessuale che ha dovuto subire quando era un minore, che ha dato vita ad un prodotto venduto e distribuito in tutto il mondo da quando era neonato fino ad oggi» come  hanno scritto i suoi legali.

Elden ha chiesto che la copertina venga censurata in tutte le edizioni dell’album. L’immagine diventata una delle copertine più iconiche nella storia del rock (Nevermind ha venduto 30 milioni di copie nel mondo) è stata realizzata dal fotografo Kirk Weddle nella piscina della casa dei genitori di Spencer, che erano suoi amici. Lo scatto è durato 15 minuti, e gli Spencer sono stati pagati 200 dollari. La prima rivendicazione di Spencer Elden fatta nel 2016 quando aveva 25 anni era puramente economica: «Tutte le persone coinvolte nelle realizzazione dell’album hanno guadagnato un sacco di soldi tranne me. Io sono l’ultimo vero residuo del grunge rock: vivo a casa di mia madre e guido una Honda Civic».

Adesso invece punta il dito sullo sfruttamento della sua immagine e sul carattere secondo lui pornografico della fotografia. Nella nuova accusa (in cui ha anche chiamato come testimone il primo batterista della band, Chad Channing), Spencer Elden ha detto che Kirk Weddle ha fatto altri scatti quel giorno, vestendolo come se fosse un piccolo Hugh Hefner (il fondatore di Playboy) e ha citato alcune pagine dei Diari di Kurt Cobain pubblicati nel 2002 in cui c’è un disegno della copertina di Nevermind contenente secondo i suoi legali delle evidenti allusioni sessuali.

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