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Nirvana, Dave Grohl: "Devo ancora superare la perdita di Kurt, sto cercando un modo per spiegarlo alle mie figlie"
Il frontman dei Foo Fighters: "Ventisette anni dopo sto ancora cercando un modo per mettere insieme i pezzi della nostra storia"
Per molti anni Dave Grohl non ha parlato nelle interviste della tragica scomparsa di Kurt Cobain, che il 5 aprile 1994 si toglie la vita nella sua casa di Seattle dopo essere scappato dal centro di riabilitazione Exodus Recovery Center di Los Angeles ed essere stato irreperibile per tre giorni, costringendo i Nirvana ad annullare la loro partecipazione al Loolapalooza Tour «Devo ancora superare la perdita di Kurt e cerco un modo per spiegarla alle mie figlie, che sono fan dei Nirvana» ha detto Dave Grohl nel documentario prodotto dalla BBC When Nirvana Came to Britain che racconta il rapporto speciale tra i Nirvana e il pubblico inglese, celebrato con il concerto al Reading Festival del 1992, considerato il loro migliore di sempre.
«Ventisette anni dopo, sto ancora trovando un modo per mettere insieme i pezzi della nostra storia» ha spiegato Dave «Per molto tempo ho parlato di Kurt con i miei amici e i miei familiari, adesso sento che tocca a me spiegare cosa è successo alle mie figlie. Ci vuole una vita intera per guarire da una ferita del genere».
Nel documentario When Nirvana Came to Britain Dave Grohl ha ricordato il momento in cui nel settembre 1990, a 21 anni segue il suggerimento di Buzz Osborne dei Melvins e dopo aver lasciato gli Scream sale su un aereo per Seattle per incontrare a Kurt Cobain e Krist Novoselic. Dave entra nella band («Ci sono voluti due minuti per capire che era il batterista giusto» ha detto Krist Novoselic) e cambia il suono dei Nirvana e del decennio con l’album Nevermind.
«Dormivo sul divano di Kurt, provavamo tutto il giorno, andavamo nei club, montavamo gli strumenti sul palco e suonavamo canzoni che facevano saltare in aria la gente. Ho sempre amato la connessione dei Nirvana con il proprio pubblico». Dave Grohl oggi è il leader di una delle band più grandi del mondo, i Foo Fighters, riempie gli stadi e porta avanti la storia del rock, ma sogna ancora quel momento unico nella storia del rock anni ’90 in cui i Nirvana sono passati dall’underground al successo nel giro di pochi mesi: «Sogno ancora di far parte della band» ha detto, «Sogno quel momento in cui arrivi in un club pieno di gente che aspetta di vederti suonare. Quello che non riesco a fare è ascoltare Smells Like Teen Spirit. La persona che ha scritto una canzone così bella non è più con noi, è un’esperienza difficile».