Rock News
I Pearl Jam minacciano azioni legali contro una tribute band che si fa chiamare “Pearl Jamm”
Tramite i propri legali, il gruppo di Eddie Vedder ha chiesto ai musicisti londinesi di distruggere il merchandise e di cambiare nome, pena un’azione legale
I Pearl Jam hanno minacciato di intraprendere un’azione legale contro una tribute band inglese che ha scelto un nome troppo simile a quello del gruppo di Seattle. Il gruppo londinese, infatti, ha aggiunto una 'm' al nome della band originale e si fa chiamare Pearl Jamm. Secondo quando riportato da BBC News, nella lettera che i legali dei Pearl Jam hanno fatto recapitare ai giovani musicisti inglesi si legge che il nome della tribute band “danneggia il brand dei Pearl Jam e crea confusione”.
Con questa diffida, Eddie Vedder e compagni hanno formalmente chiesto alla tribute band britannica di cambiare nome, di cancellare siti, email e profili social con quel nome e di distruggere il merchandise che riporta la scritta Pearl Jamm: se la richiesta non verrà esaudita nei tempi previsti, allora la band americana intraprenderà un’azione legale ufficiale.
I Pearl Jamm sono nati nel 2016 e ad oggi hanno un piccolo seguito solo in Gran Bretagna, a Londra nello specifico: possono contare su poco più di 9mila followers su Facebook e poco più di mille su Twitter.
Il chitarrista della tribute band, Tim Love, trova davvero ridicole le accuse di quelli che sono da sempre i suoi beniamini: “Nessuno è mai venuto a un nostro show per poi chiederci indietro i soldi perché si aspettava di vedere i veri Pearl Jam esibirsi al Garage di Highbury”, ha dichiarato il giovane alla BBC. Come ha fatto notare un legale dell’emittente inglese, i giovani musicisti dovrebbero però sapere che il brand è molto importante per un gruppo perché rappresenta la sua identità e ciò che li contraddistingue; ecco perché una tribute band non dovrebbe mai utilizzare un nome o un logo troppo simili a quelli originali.
In ogni caso, i Pearl Jamm sono rimasti molto delusi per la lettera di diffida ricevuta; per il bassista Richard Gaya l’azione di Vedder e compagni adesso li costringerà a ricominciare tutto da capo, un’impresa ardua soprattutto in questo momento storico dove la pandemia ha ridotto anche le possibilità di lavoro. Prima di prendere una decisione definitiva su come procedere dopo la diffida ricevuta, i giovani musicisti londinesi hanno deciso di scrivere una lettera molto sentita e piena di rabbia e di risentimento ai Pearl Jam. I giovani fan non riconoscono più i loro idoli e continuano a sperare che questa lettera sia stata inviata a loro insaputa dal loro staff.
Il messaggio, pubblicato su Facebook, recita quanto segue: “A Eddie, Jeff, Stone, Mike, Matt, Boom; ai Pearl Jam: sappiate che ci avete spezzato il cuore. Eravate a conoscenza della nostra tribute band da anni eppure avete aspettato l’arrivo di una pandemia globale prima di inviare delle lettere di diffida e di minacce da parte dei vostri legali. Questi non sono i Pearl Jam che conosciamo e che amiamo, i Pearl Jam che lottano contro le ingiustizie sociali e i giganti delle multinazionali. Eppure i vostri legali ci dicono che ci siete proprio voi dietro a tutto questo".
"Noi – prosegue la lettera – adesso sappiamo bene come si è sentito Matt Cameron quando i suoi eroi, i Kiss, si sono ritenuti offesi dalla sua tribute band, i kiss (con la lettera minuscola). Nessuno ha mai confuso noi o il nostro merchandise con voi o con il vostro merchandise, quindi dire che è ‘simile’ non ha chiaramente alcun senso. Non abbiamo mai creato a voi o al vostro brand alcun danno, semmai abbiamo fatto esattamente il contrario. La pressione esercitata su di noi dalle parole aggressive della lettera che abbiamo ricevuto dai vostri legali è stata tale che ci siamo chiesti se vogliamo davvero continuare. Conosciamo almeno un’altra band che ha deciso di chiuderla così. Sarebbe stato più facile, più economico e più efficace se uno di voi ci avesse scritto personalmente. Lo avremmo fatto per voi. Ma non in questo modo".
"Le vostre azioni sono fuori dal normale - hanno scritto ancora i musicisti - eppure, inspiegabilmente, il nostro amore per la musica resiste. Speriamo sinceramente che, fino a prova contraria, voi non siate a conoscenza delle azioni che sono state intraprese a vostro nome. Vi invitiamo a rispondere a questa lettera pubblicamente oppure privatamente e a ad annullare la diffida legale che è stata fatta. Vogliamo ringraziare – si conclude il messaggio – i nostri fan che ci hanno mostrato il loro profondo sostegno sin da quando è iniziata questa storia e che hanno dato voce alla nostra stessa delusione di fronte al comportamento dei Pearl Jam. Con amore, Santi, Richard, Matt, Tim e Andy (‘Pearl Jamm’)”.
Al momento i Pearl Jam non hanno ancora risposto alla lettera della tribute band ma di certo questa storia non finirà qui, visto che potrebbe trasformarsi in una disputa legale a tutti gli effetti.