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Tom Morello, durante un'apparizione radiofonica su CBC, ha raccontato degli inizi dei Rage Against The Machine e della strada del gruppo verso il successo. Alla domanda se fosse sorpreso che i RATM del successo raggiunto negli anni dal gruppo, Morello ha risposto: "Rimasi decisamente sorpreso quando riuscimmo a prenotare un concerto in un club! Nel 1991 non esistevano band multietniche, rap-punk-metal. Ai tempi il nostro unico obiettivo era quello di fare una demo su cassetta. Avevo già ottenuto un contratto discografico prima, con una band che aveva più propensione commerciale, i Lock-Up, e sapevo che un contratto discografico non significava molto”, ha raccontato ancora.
“La mia vita peggiorò, non migliorò, dopo il primo contratto. Quindi non aveva tanta importanza. Facevamo musica solo come mezzo di espressione di noi stessi. E questo era tutto. Ricordo la prima volta che qualcuno al di fuori di noi quattro ascoltò una nota della nostra musica”, ha proseguito nell’intervista. “Stavamo provando in un complesso industriale quasi dismesso ed un operaio passava di tanto a guardare cosa combinavamo. Un giorno mi chiese: ‘Cosa state facendo?’ Io risposi: ‘Siamo una band’. E lui disse: ‘Posso ascoltare?’. Risposi di sì. All'epoca, avevamo solo poche canzoni e neanche un nome per il gruppo. Così si sedette nella nostra ‘sala prove’ e fu il primo a sentire i Rage Against The Machine. Gli suonammo qualche brano e alla fine gli chiesi cosa ne pensasse. Rispose: ‘La vostra musica mi fa venire voglia di lottare’. Fin dalla prima volta che ci siamo esibiti in pubblico, è stato ovvio che c'era un legame con la gente che era molto diverso da qualsiasi altra cosa avessi mai vissuto prima", ha concluso Morello.
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