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Evanescence, Amy Lee: "Non ho iniziato a fare musica per la fama. Ero insicura e introversa"
In un'intervista radio, la cantante confessa di avere avuto molte difficoltà all'inizio della carriera
In una recente intervista radiofonica con Andy Hall, Amy Lee si racconta a cuore aperto. La cantante degli Evanescence parla dell'inizio della sua carriera, di come si sentiva all'epoca e di cosa nel tempo ha imparato, a livello creativo e professionale. "Ero molto giovane quando abbiamo iniziato e semplicemente insicura di me stessa - come persona , come musicista, come qualsiasi altra cosa. Le cose sono andate velocissime quando abbiamo realizzato quell'album [Fallen, 2003 - ndr], essere sotto i riflettori e avere tante persone che ti guardano, ti parlano, diventare famoso in quel modo insomma, è stato difficile per me".
"Non ho iniziato questo percorso perché volevo la fama", ha continuato l'artista. "Sono una persona piuttosto introversa nella vita. E sarebbe stato molto più facile per me se avessi saputo dall'esterno, per il mio io futuro, che andava bene essere semplicemente me stessa. E siccome mi sentivo come ti ho detto, è stato davvero difficile metterlo in pratica, soprattutto quando si è giovani. Essere sicuri di sé e credere - credere davvero - che io appartenessi a quel posto".
Avere successo non determina per forza la felicità di una persona, e quando ha iniziato a muovere i primi passi nella musica, Amy Lee ha avuto qualche difficoltà a riconoscersi. "I primi anni di attività sono stati una lotta costante dentro di me per sentirmi degna e per sentirmi abbastanza brava da meritare i palcoscenici che calcavo. La prospettiva di farcela in tutti quei concerti e di vedere anche l'aspetto molto più importante, più profondo, che è il legame con le persone e il modo in cui la musica può toccarle, ispirarle e commuoverle in modo positivo, anche quando nasce dal dolore - soprattutto quando nasce dal dolore, perché anche loro hanno avuto quel dolore. Fare questo collegamento è molto potente anche se sbaglio una nota al pianoforte. Penso che quella prospettiva mi avrebbe fatto bene, di sicuro". Un'artista è prima di tutto un essere umano.
Qui l'intervista.
Lo scorso agosto la band ha pubblicato un nuovo singolo, "Use My Voice", un brano che celebra il potere della parola nella lotta alle ingiustizie. In arrivo anche il nuovo album, "The Bitter Truth".