Loading

Rock News

Pink Floyd, David Gilmour racconta le sue canzoni preferite di sempre. Dai Kinks a Bob Dylan e Tom Waits...

Redazione Virgin Radio

Ecco i brani che il chitarrista ama di più e che vorrebbe ascoltare su un'isola deserta.

David Gilmour è considerato uno dei più grandi chitarristi della storia della musica e, ancora oggi, è una fonte di ispirazione per tanti altri musicisti. Anche lui, in realtà, nella sua carriera è stato influenzato da alcuni grandi artisti che ama molto. 

Nel 2003, in un’intervista per lo show radiofonico della BBC intitolato Desert Island Discs, al leggendario chitarrista è stato chiesto quali cose vorrebbe avere con sé nel caso in cui dovesse naufragare in un’isola deserta. Gilmour rispose che in una situazione del genere avrebbe voluto avere a disposizione la collezione completa delle opere di Shakespeare, una Bibbia, una traduzione in inglese del Corano e soprattutto una chitarra, nello specifico una Martin D.35 acustica.

Il musicista ha poi indicato le canzoni alle quali non potrebbe rinunciare e che vorrebbe ascoltare in quella situazione: la prima è dei The Kinks, famosa band rock britannica degli anni ’60. Gilmour ha detto che questa sarebbe la prima canzone che ascolterebbe in quel caso: si tratta di Waterloo Sunset, brano contenuto nel disco Something Else By The Kinks del 1967. “Su una bella spiaggia assolata – ha spiegato – ascoltare questo brano guardando il tramonto di un luogo diverso e sentendo la mancanza di Londra, significherebbe vivere un momento meraviglioso”.

Il secondo brano che David porterebbe con sé è Ballad in Plain D, brano di Bob Dylan contenuto nel disco Another Side of Bob Dylan del 1964: “Ho vissuto il periodo in cui scriveva canzoni di protesta – ha spiegato – questo è un altro campo del quale sono appassionato. Intendo questo approccio in stile canzone d’amore”. La terza canzone, invece, è I’m Still Here di Tom Waits, contenuto nell’album Alice del 2002: “Adoro questa canzone”, ha detto il chitarrista in proposito.

Il quarto è un pezzo degli anni ’60 del gruppo femminile Martha Reeves and the Vandellas: “Su un’isola deserta avrei bisogno anche di un po’ di musica dance – ha spiegato Gilmour – ma in questo caso, più che ‘dancing in the streets’, direi ‘dancing on the beach’”. In seguito, il chitarrista ha scelto come quinto brano Anthem di Leonard Cohen, indicato come uno dei suoi artisti preferiti, e poi come sesto pezzo A Man Needs A Maid di Neil Young.

Il penultimo brano è For Free di Joni Mitchell: “Questo pezzo rappresenta la lotta di Joni con il suo muro, in un certo senso – ha spiegato Gilmour – la lotta con la sua coscienza, con il fatto di essere ricca ma allo stesso tempo un’artista”. L’ultimo brano della playlist da isola deserta del chitarrista è Rudy With A Flashlight dei The Lemonheads, un pezzo molto distante dagli altri dell’elenco ma che è stato scelto perché è legato a dei ricordi personali: “Parla dello starsene seduti in giardino intorno a un falò – ha detto – e questa è una cosa che facciamo spesso a casa in estate”.

Questa variegata playlist, dunque, è molto interessante perché mostra un lato più intimo del chitarrista dei Pink Floyd e poi fornisce degli indizi sulle sue influenze musicali. Ecco la lista completa:

The Kinks – ‘Waterloo Sunset’

Bob Dylan – ‘Ballad in Plain D’

Tom Waits – ‘I’m Still Here’

Martha Reeves and the Vandellas – ‘Dancing In The Street’

Leonard Cohen – ‘Anthem’

Neil Young – ‘A Man Needs a Maid’

Joni Mitchell – ‘For Free’

The Lemonheads – ‘Rudy With A Flashlight’

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.