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Ozzy Osbourne: “ora mi piace essere sobrio, almeno riesco a ricordare cosa c***o ho fatto ieri”

Redazione Virgin Radio

Il Principe delle Tenebre ha ricordato i suoi amici: “Ho 71 anni e non so come diavolo ho fatto ad arrivarci. Tutti loro sono morti”

Il 2019, come ormai sappiamo, è stato un anno difficile per Ozzy Osbourne, a causa dei problemi di salute che lo hanno tenuto lontano dal palco e della recente diagnosi del morbo di Parkinson. Nonostante tutto questo, però, il Principe delle Tenebre, oggi 71enne, si ritiene molto fortunato per essere ancora qui, nonostante tutto ciò che ha combinato in una vita dedita a eccessi di ogni tipo.

Nei mesi scorsi, nonostante la convalescenza, Ozzy è tornato in studio per realizzare Ordinary Man, il suo nuovo album uscito il 21 febbraio scorso, un lavoro del quale l’artista è estremamente orgoglioso e per diversi motivi. Di questo e altro ha parlato in una nuova intervista con Zane Lowe: come prima cosa, Ozzy ha confessato che questo è il primo album della sua carriera che ha realizzato completamente da sobrio

«Pensavo fossero le droghe e l’alcool a far funzionare tutto quanto – ha spiegato – ma non è vero. Tutto ciò che ho fatto per anni è stato provare a curarmi da solo perché non mi piaceva come mi sentivo. Ma ora posso dire che questo è il primo album del quale sono co-autore e che ho registrato completamente da sobrio». Ozzy, in effetti, ha smesso di fare uso di sostanze stupefacenti ormai da sette anni e il suo ultimo album prima di questo risale al 2013, quando è uscito il disco di reunion con i Black Sabbath. «Dell’ultimo album ho scritto una parte da fatto – ha confessato – adesso mi piace molto essere sobrio, perché almeno riesco a ricordare cosa c***o ho fatto ieri». 

In seguito, durante l’intervista Ozzy e Lowe hanno ricordato alcuni grandi della musica, come ad esempio Layne Staley, Chester Bennington e Chris Cornell, purtroppo scomparsi troppo presto. «Ecco, allora perché io sono qui? – si è chiesto il Principe delle Tenebre – Chris Cornell era un grande, grandissimo cantante. Io non voglio essere divertente né spavaldo, ma ricordo alcune volte in cui mi sono svegliato con il vomito addosso – ha raccontato – mi sono svegliato con il letto pieno di sangue quando sono caduto sbattendo la testa o cose del genere. Andavo spesso a bere con il mio amico John Bonham. Poi è morto. Bon Scott, è morto anche lui. Non so cosa diavolo dire».

Di fronte a ciò che è accaduto a tanti suoi amici e colleghi musicisti, dunque, Ozzy si ritiene quasi un miracolato e si chiede come abbia fatto ad arrivare fino a qui dopo aver condotto, appunto, una vita piuttosto dissoluta, forse anche molto di più di chi non ce l’ha fatta. «La gente spesso mi dice ‘Devi avere il tocco di Re Mida o una cosa simile’. Sono fortunato. Non sono migliore di nessuno di loro – ha continuato Ozzy riferendosi agli amici scomparsi – anzi, oserei dire che in alcuni casi sono stato peggiore di loro. È stato semplicemente il caso. Ho 71 anni non so come diamine ho fatto ad arrivarci». 

A causa del Parkinson, Ozzy di recente ha deciso di rimandare o cancellare ancora alcuni concerti per dedicarsi completamente alle cure. Nella speranza di poterlo rivedere presto sul palco, intanto i fan hanno fatto salire subito Ordinary Man in vetta alle classifiche: in molti hanno apprezzato il nuovo album del Principe delle Tenebre, un disco per il quale l'icona del rock si è avvalsa della collaborazione di grandi artisti, come Elton John, Slash, Chad Smith, Tom Morello e Post Malone.

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