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Play It Loud, i grandi strumenti della storia del rock in mostra al Metropolitan Museum di New York! Guarda le foto

Dalla chitarra di Don Felder fino alla batteria di Ringo Starr, dalle chitarre di Jimmy Page alla storica white strat di Jimi Hendrix

Se siete amanti della musica e state progettando la vostra prossima vacanza, potreste pensare di andare a visitare New York e approfittare di una grande opportunità, ossia quella di vedere dal vivo delle vere e proprie reliquie del rock. Stiamo parlando di alcuni strumenti musicali appartenuti a grandi star, cimeli con i quali questi artisti hanno scritto pagine importanti della storia della musica.

Queste reliquie saranno in esposizione nella mostra intitolata Play It Loud: Instruments of Rock and Roll e organizzata al Metropolitan Museum della Grande Mela. A questo punto vi starete chiedendo cosa è possibile ammirare nelle sale del museo newyorkese: ad esempio, sarà esposta la Gibson a doppio manico con la quale Don Felder ha suonato per 40 anni, scrivendo, tra l’altro, Hotel California, capolavoro degli Eagles del quale è coautore. Poi ci saranno la batteria di Keith Moon, il pianoforte a mezza coda di Jerry Lee Lewis, la Rickenbacker a 12 corde di John Lennon, le storiche chitarre e amplificatori di Jimmy Page con le quali ha scritto la storia dei Led Zeppelin, la chitarra con la quale Chuck Berry ha registrato il pezzo storico Johnny B. Goode e che ha ancora attaccate sulla custodia le etichette dei vari viaggi in giro per il mondo.

E ancora, al Met sarà esposta la prima batteria comprata da Ringo Starr nel 1963, una Ludwig, marca americana di cui il musicista è sempre andato fiero, non a caso ci teneva che fosse ben esposto il marchio, affinché tutti sappiano che ha usato uno strumento americano. Poi è possibile ammirare l’imponente sintetizzatore Moog che il grande tastierista Keith Emerson montò su un organo Hammond nel 1970 per utilizzarlo con la sua band, gli Emerson, Lake & Palmer. Uno dei pezzi forti della collezione è poi certamente la Stratocaster bianca di Jimi Hendrix, la stessa che il musicista usò a Woodstock nel 1969. Ma la lista degli strumenti in esposizione è ancora lunga ed è possibile avere maggiori dettagli sul sito ufficiale della mostra.

Come si legge proprio sul sito, Play It Loud ha lo scopo di “tracciare l’impatto sismico che il rock ha avuto sulla cultura e sulla società, attraverso gli strumenti e i suoni che lo hanno definito come genere”. Per il Metropolitan Museum, infatti, questa mostra è una celebrazione di quello che per gli organizzatori è stato “uno dei movimenti artistici più importanti del 20esimo secolo”. Il curatore del settore del Met dedicato alla musica, Jason Kerr Dobney, ha impiegato ben 5 anni per organizzare tutto, in stretta collaborazione con la Rock & Roll Hall of Fame. “Mettendo tutti questi strumenti insieme – ha spiegato come riporta cbsnews.com – significa per noi celebrare questi incredibili artisti”.

E alcuni di questi artisti hanno anche partecipato alla promozione dell’iniziativa. Tra di loro c’è anche Don Felder: “Vi garantisco che attraverso questi strumenti è possibile identificare non solo l’artista, ma anche il suo stile – ha detto in un’intervista – basta sentire un paio di note per poter dire ‘so di chi si tratta’”. La sua chitarra a doppio manico ne è un chiaro esempio: ormai è diventata un’icona della musica e il suo inconfondibile suono fa subito ripensare all’assolo di Hotel California, considerato oggi uno dei più belli di tutti i tempi. Per registrarlo, Felder aveva bisogno di una doppio manico per eseguirlo al meglio: “È come se, letteralmente, fossero due chitarre in una – ha spiegato – questo era l’unico modo in cui avrei potuto suonare quel pezzo”.

Per gli amanti del rock, insomma, vale davvero la pena ripercorrere la storia di questo genere nel meraviglioso viaggio organizzato al Metropolitan Museum, attraverso le varie tappe segnate proprio dai cimeli appartenuti ai più grandi artisti entrati ormai nella leggenda.

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