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Jeff Buckley: lo strano legame artistico con Kurt Cobain raccontato dal suo manager. La storia

Il giorno della sua morte per annegamento ricevette la telefonata di una persona che aveva lavorato per i Nirvana

Il giorno della morte di Jeff Buckley, il 29 maggio del 1997, il suo manager, Dave Lory ricevette una chiamata da Janet Billing, che gestiva i Nirvana quando Kurt Cobain si tolse la vita. «Ora sei parte di un club al quale non vorresti appartenere», gli disse Janet, che aveva contattato il collega per spiegargli cosa fare: «Non c'è un manuale su come comportarsi in questo tipo di situazioni, ma è come un'operazione militare».

«Grazie a Dio non c'era Internet all'epoca», ha spiegato Lory in questa intervista al podcast Desperate Times – 90’s Music. «Ho potuto far uscire il messaggio esattamente come volevo io». Lory ha ricordato che c'era un collegamento tra i Nirvana e Buckley: Andy Wallace, che era stato il mixer di Nevermind e poi aveva prodotto Grace di Jeff Buckley. «E avrebbe prodotto anche il successivo», che non arrivò mai: Buckley morì annegato nel fiume Mississippi.

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