Loading

Rock News

Speciale David Bowie al Victoria & Albert Museum: la vita del Duca Bianco raccontata con oltre 90.000 oggetti

Redazione Virgin Radio

L’eredità musicale, estetica e culturale celebrata, con ingresso gratuito, al David Bowie Centre

La mostra alla East Storehouse, il magazzino del Victoria & Albert Museum, con gli oltre 90.000 pezzi fra oggetti, manoscritti, costumi e appunti provenienti dagli archivi di David Bowie, è stata celebrata nelle scorse settimane con una serie di appuntamenti dedicati alla storia e all’eredità musicale, estetica e culturale del Duca Bianco.

Il prestigioso museo londinese gli ha dedicato uno spazio unico, gratuito e aperto a tutti, il David Bowie Centre, chiamando per l’allestimento Nile Rodgers, il chitarrista degli Chic che ha prodotto gli album Let’s Dance del 1983 (il più grande successo commerciale di Bowie) e Black Tie White Noise del 1993, e la band The Last Dinner Party, una delle tante che si sono ispirate a Bowie. Tra gli eventi andati in scena durante l'inaugurazione anche la registrazione di una puntata speciale di un podcast della BBC, in cui la modella e icona britannica Kate Moss ha ricordato la sua lunga amicizia con Bowie“Era la persona più determinata che abbia mai conosciuto. Voleva arrivare dove è arrivato, a ogni costo.”

Kate ha poi spiegato come la nuova esposizione le abbia fatto scoprire nuovi dettagli sulla creatività dell’amico. E la scoperta di nuovi particolari sulla vita del cantante, è proprio uno degli scopi del David Bowie Centre che, secondo quanto ha raccontato la curatrice Madeleine Hatton, ha anche una sezione particolare dedicata ai tanti progetti incompiuti di Bowie. “Ciò che rende la sua influenza così duratura, è il suo incrollabile impegno per la libertà creativa e il rifiuto di rientrare in una categoria” ha detto Madeleine Hatton. “Invitava il suo pubblico ad abbracciare quella stessa libertà. Per coloro che si sentivano outsider, la sua audacia offriva un modello di autenticità.”

Anche per Kate Moss, rockstar della pop culture britannica anni ‘90, Bowie era un punto di riferimento. Lo ha conosciuto nel 2003 e nel 2014 ha ritirato per lui un BRIT Award, indossando la tutina iconica dell’ultimo concerto di Ziggy Stardust disegnata da Kansai Yamamoto. “Mi ha accompagnato con i consigli, la musica e anche con il suo grande senso dell’umorismo. David Bowie era una persona speciale, era più di un amico, era un enigma.” Kate Moss ha ricordato anche l’ultima volta che ha comunicato con lui: “Gli ho mandato un messaggio il giorno del suo compleanno: un video in cui cantavo una canzone country, Mr. Bojangles, tenendo in mano un cartello con scritto Happy Birthday. L’ho mandato, sono andata a dormire e quando mi sono svegliata era morto. La prima persona che ho chiamato è stata Noel Gallagher. Ha risposto dicendo solamente: lo so.”

Scopri QUI tutte le info


This page might use cookies if your analytics vendor requires them.