Linkin Park, Mike Shinoda: "Nella band non si muove niente senza la mia approvazione"

Dopo la tragica scomparsa di Chester Benningron nel 2017 che di fatto ha messo fine alla storia dei Linkin Park, Mike Shinoda ha affrontato la perdita del suo amico e della band concentrandosi sul suo progetto hip-hop Fort Minor e sulle canzoni dell’album solista Post Traumatic. Il ritorno dei Linkin Park è stato un lungo processo di guarigione personale durato cinque anni. «Non è stato facile» ha detto, «Per molto tempo quando cercavo di mettermi in contatto con gli altri membri della band non mi rispondevano né mi richiamavano».

Ricominciare a fare musica con il nome Linkin Park, soprattutto dal vivo, esigeva un livello qualitativo molto alto e un impegno a portare avanti il suono della band e rispettando l’eredità di Chester Bennington. Mike Shinoda ha riconosciuto l’impatto di Emily Arsmtrong e del nuovo batterista Colin Brittain (oltre al chitarrista Alex Feder che in tour sostituisce Brad Delson), ma ha anche spiegato di aver preso in mano con decisione l’identità e la direzione musicale della band: «Non si muove niente nei Linkin Park senza la mia approvazione» ha detto in un’intervista con Premier Guitar, «Sono il direttore musicale, decido io le scaletta dei concerti e controllo le registrazioni audio e video di ogni concerto».

Il From Zero World Tour dei Linkin Park è iniziato il 5 settembre 2024, subito dopo l’uscita di The Emptiness Machine, primo singolo dall’album From Zero, e continuerà fino al 30 giugno 2026 (ultima data a Zurigo in Svizzera). Fino ad ora la band ha fatto 96 date: «All’inizio controllavo sempre tutto» ha detto Mike Shinoda, «Adesso lo faccio meno regolarmente, a sorpresa. Ogni posto in cui suoniamo ha un suono diverso e io cerco di fare in modo che tutto sia perfettamente equilibrato».