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Oasis in concerto a Manchester: alcuni ragazzi starebbero già nascondendo le droghe nel prato di Heaton Park

Redazione Virgin Radio

Liam Gallagher ha commentato ironicamente: "L’ho fatto anche io quando sono andato a vedere il Papa"

Il ritorno degli Oasis nella loro città, Manchester, dove faranno ben cinque date a Heaton Park (il parco pubblico più grande d’Inghilterra e uno dei più grandi di Europa) tra l’11 e il 20 luglio sta scatenando ogni tipo di reazione, dall’entusiasmo incontrollabile di una nazione che considera le loro canzoni come gli ultimi veri inni metropolitani (condivisi da più generazioni) alle preoccupazioni più bizzarre.

L’ultima è quella delle associazioni locali per la prevenzione delle dipendenze da stupefacenti, che hanno lanciato un allarme: “Molti ragazzi stanno già nascondendo droghe nel parco sei mesi prima del concerto”. Paul Spanjar, capo di Providence Project, uno dei più importanti centri di riabilitazione da droghe e alcol aperto nel 1996 ha detto: “Chiederemo agli organizzatori di vigilare. Ci sono tanti rischi: dagli infarti causati dalla cocaina alle pastiglie di ecstasy contaminate ai fenomeni psicotici scatenati dall’abuso di marjuana. Il consumo di droghe sembra sicuro ed è considerato ormai socialmente accettabile, ma è sempre come giocare d’azzardo con la morte”.

Tra i metodi ingegnosi per nascondere le sostanze ai concerti, Providence Project elenca delle finte ingessature alle braccia, oggetti di merchandise e i tipici bastoncini o bracciali luminosi che vengono distribuiti al pubblico. Pensare che le persone abbiano deciso di seppellire le droghe sottoterra negli immensi prati di Headon Park (è grande quasi 2,4 chilometri quadrati e può ospitare fino a 80.000 persone) nove mesi prima del concerto sembra però una preoccupazione eccessiva. Il primo a scherzarci sopra è stato ovviamente Liam Gallagher, che in un post sui social ha commentato la notizia scrivendo: “Non è niente di nuovo. L’ho fatto anche io quando sono andato a vedere il Papa a Heaton Park”.

Un riferimento alla visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1982, durante il quarto giorno della sua storica visita di sei giorni in Inghilterra, in cui ha celebrato la messa davanti a centomila persone. Nel 1982 Liam Gallagher aveva circa dieci anni, il che rende il suo commento ancora più ironico. “Perchè scrivono sempre queste cose?” gli ha chiesto un fan. “Perchè non hanno un anima” ha risposto Liam.

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