Rock News
13/03/2024
Bruce Dickinson, voce e frontman degli Iron Maiden ha appena pubblicato un album solista The Mandrake Project che è arrivato al numero due in classifica in Inghilterra e si prepara a partire in tour in America con una band composta dal tastierista Mistheria, dal batterista Steve Moreno e dalla bassista any O’Callaghan e da due nuovi chitarristi, lo svedese Philip Nasslund e Chris Declerq. Bruce Dickinson ha riflettuto sulla sua lunga carriera nel rock con una dichiarazione in linea con il suo personaggio, autentico e diretto: «Il termine rockstar è una invenzione dei media e non vuole dire niente». Per lui la definizione più importante è un’altra: «Storyteller, il narratore. È tutta un’altra cosa».
Anche se è diventato uno dei personaggi più iconici non solo del metal ma anche del rock britannico, Bruce Dickinson che vive tra Londra e Parigi (la moglie è francese) ha detto: «Non vado in giro in limousine, non ho nemmeno la macchina. Cammino oppure prendo la metro come tutti gli altri. Oppure vado in bicicletta». Secondo lui la vera rockstar degli Iron Maiden è Eddie, la mascotte simbolo della band che compare sulla copertina di tutti i loro album e di tutti i singoli e sul palco di tutti i loro concerti (travestito ogni volta da mummia, da zombie o da malato mentale). Eddie è stato creato dall’artista britannico Derek Riggs ed è comparso per la prima volta nel 1980 sulla copertina del primo album Iron Maiden. «Se pensi agli Iron Maiden pensi subito a Eddie e non a me. È lui che ci definisce e ci rappresenta e questo ci va benissimo perché così noi non devo essere io una rockstar: non devo andare in overdose e farmi trovare per terra fori da qualche nightclub di Parigi e poi andare in clinica di disintossicazione e avere sei fidanzate pornostar. Tutto questo non ha niente a che vedere con la musica. Per questo abbiamo Eddie, che è il più radicale e il più figo di tutti»
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