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The Who, Roger Daltrey e il suo futuro oltre la band: "Sono felice di dire che quella parte della mia vita è finita"
Il leggendario frontman inglese: "quattro anni fa abbiamo fatto un buon album, ma non lo ha ascoltato nessuno"
Roger Daltrey ha parlato del futuro degli Who, la band che ha formato nel 1964 con John Entwistle e Pete Townshend (già nel 1962 suonavano insieme nel primo gruppo di Daltrey chiamato The Detours) e di cui continua a portare avanti la storia a 60 anni dai loro primi concerti del 1964 alla Railway Tavern di Wealdstone Londra.
Nonostante la scomparsa di Keith Moon e John Entwistle e i decenni di storia del rock attraversati tra feedback e concerti negli stadi, niente sembrava poter fermare gli Who. Gli ultimi tour con l’orchestra (e con Zak Starkey alla batteria, Pino Palladino al basso e Sion Townshend alla chitarra) hanno rilanciato la band esaltando le caratteristiche di molti pezzi e il suono cinematografico, mentre la storia della band viene continuamente rivista e portata ad un pubblico nuovo da Pete Townshend che ha scritto il nuovo adattamento del musical Tommy che andrà in scena a Broadway dal 28 marzo 2024 con Ali Louis Bourzgui nel ruolo del protagonista Tommy Walker e da Roger Daltrey che da tempo sta portando avanti il progetto del film sulla vita travolgente del batterista Keith Moon.
Ma le ultime dichiarazioni di Roger Daltrey sembrano andare in una direzione diversa, almeno per quanto riguarda lo studio di registrazione e il palco: “Sono felice di dire che quella parte della mia vita è finita” ha detto Daltrey, che il 1 marzo 2024 compirà 80 anni, “Io non scrivo le canzoni degli Who, non l’ho mai fatto. Io e Pete ci incontreremo sicuramente per parlare, ma al momento è tutto fermo”. Gli Who hanno pubblicato il loro ultimo album WHO nel 2019 ma Roger Daltrey ha già spiegato in passato che secondo lui non ha senso per una band come gli Who realizzare un nuovo album: “Perché dovremmo farlo?” ha detto in un’intervista nel marzo 2023, “Ne abbiamo fatto uno quattro anni fa, era un buon album ma non lo ha ascoltato nessuno. Non c’è interesse per la musica nuova, non so perché ma la gente vuole ascoltare solo roba nuova”. La responsabilità è anche del sistema discografico: “Ci sono tanti giovani tra il pubblico ai miei concerti, è interessante il fatto che scelgano di ascoltare noi dopo tutto questo tempo. Ma le case discografiche non sanno più lavorare come prima”.
Intanto Roger Daltrey ha annunciato la line up del Teenage Cancer Trust il concerto benefico che organizza da 24 anni alla Royal Albert Hall di Londra. Oltre a un’esibizione degli Who con l’orchestra e gli Squeeze il 18 e 20 marzo, Noel Gallagher e i Blossoms il 21 marzo, Young Fathers e Chemical Brothers il 22 e 23 marzo, c’è uno spettacolare serata finale con Roger Daltrey, Pete Townshend, Paul Weller, Kelly Jones, Eddie Vedder e Robert Plant con i Saving Grace.