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Pink Floyd, David Gilmour svela il più grande rimpianto verso Syd Barrett

Redazione Virgin Radio

Il leggendario chitarrista: "Forse avrebbe potuto fare del bene a lui e anche a me"

Il 14 luglio è uscito un nuovo documentario che secondo le prime definizioni dei critici: “Illumina definitivamente il grande mistero dei Pink Floyd”. Si intitola “Have You Got It Yet? The Story of Syd Barrett and Pink Floyd” e racconta la storia del Diamante Pazzo dei Pink Floyd, Syd Barrett fondatore della band e mente creativa sprofondata dalle visioni psichedeliche alla follia, fino all’allontanamento dalla band nel 1968, in cui viene sostituito dal suo amico David Gilmour e al ritiro dalla scena musical psichedelica nel 1972 dopo due album solisti The Madcap Laughs e Barrett.

Icona, figura di culto, mistero, enigma, recluso. La vita di Syd Barrett è piena di domande senza risposta. Fino ad oggi” si legge nella presentazione del documentario, girato dal regista Roddy Bagawa con interviste condotte da Storm Thorgerson (amico della band e fondatore dello studio Hipgnosis che ha realizzato tutte le copertine dei Pink Floyd) a Roger Waters, Nick Mason, David Gilmour, ai manager Andrew King e Pete Jenner e a musicisti come Pete Townshend degli Who e Graham Coxon dei Blur.

“Il documentario mette insieme i pezzi della sua ascesa brillante, dei suoi impulsi creativi e distruttivi, del crollo mentale e del suo ritiro nell’anonimato sullo sfondo del panorama culturale e del contesto sociale degli anni Sessanta”. Gran parte del mistero (e della tragedia umana) di Syd Barrett, che è tornato a vivere a casa della madre al numero 6 di St.Margaret Square a Cambridge fino alla morte il 7 luglio 2006 a 60 anni per un tumore al pancreas è un insieme di sensazioni, dalla paura al senso di colpa alla malinconia allo stimolo creativo, scatenate dalla sua storia nella comunità di artisti di cui faceva parte e tra i membri dei Pink Floyd, che hanno dedicato alla sua assenza e al tema della follia alcune delle loro opere più belle e universali, da Wish You Were Here a Shine on You Crazy Diamond fino all’album The Dark Side of Moon.

Tutti gli artisti hanno proiettato sé stessi nella sua storia” ha detto il regista Roddy Bagawa, “Mentre lui era sparito, ognuno ha cercato di risolvere il suo mistero come voleva". “Quel ragazzo ha cambiato nel bene e nel male la vita di tutte le persone intorno a lui” ha detto il manager Andrew King, “È una storia molto triste”. Il punto fondamentale per tutti, soprattutto per i Pink Floyd è cosa avrebbero potuto fare per salvarlo. Roger Waters ha analizzato per anni in pubblico, nei concerti e nelle canzoni, il suo rapporto con Syd Barrett (dedicandogli anche una lunga sezione del suo ultimo show This is Not a Drill), David Gilmour, con cui suonava insieme fin dal 1963, ha detto nel documentario: “Probabilmente abbiamo fatto tutto quello che potevamo, ma ho un rimpianto. Non sono mai andato a trovarlo a casa a Cambridge, anche perché la sua famiglia non voleva che nessuno di noi avesse contatto con lui. Ma mi pento di non essere andato a bussare alla sua porta. Forse avrebbe potuto fare del bene a lui e anche a me”.

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