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The Cure, Robert Smith svela la sua band punk preferita di tutti i tempi

Redazione Virgin Radio

Il frontman inglese: "sono gli unici che non sono mai stati noiosi"

Nel 1977 escono tre album fondamentali della scena punk rock inglese: Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols, il debutto dei Clash e il primo disco di una band che diventa simbolo di un’epoca e di una scena e anche del suo superamento, Rattus Norvegicus degli Stranglers. «Nessuno di noi era veramente punk» ha detto il cantante degli Stranglers Hugh Cornwell in un’intervista recente con la rivista Classic Rock, «Ma era un’opportunità. Era la nostra occasione per entrare e l’idea di dover interpretare la parte dei punk faceva parte del nostro atteggiamento provocatorio».

Gli Stranglers si sono formati a Guildford, nel Surrey grazie all’ex batterista Jet Black (vero nome Billy Duffy) che aveva più di 30 anni e si era costruito una carriera fuori dalla musica con una ditta di furgoncini che distribuivano gelati. Nel 1974 Jet Black vuole tornare al suonare la batteria e mette insieme la band con musicisti dalle influenze molto diverse, da Hugh Cornwell che cantava nelle band blues al chitarrista di formazione classica Jean Jacques Brunel fino al tastierista Dave Greenfield che suonava nelle bande delle basi militari britanniche in Germania.  I loro primi tre album Rattus Norvegicus, No More Heroes e Black and White escono nello spazio di soli tredici mesi, gli Strabglers vengono chiamati per aprire i concerti del tour dei Ramones in Inghiterra e di Patti Smith e diventano una fonte di ispirazione per tutte le nuove punk band inglese. «Steve Jones e Paul Cook sono venuti a tutti i nostri concerti e ci facevano un sacco di domande» ha raccontato Hugh Cornwell, «Joe Strummer è venuto a vederci quando suonava nel 101ers e si chiamava ancora John Mellor. Ci ha detto: voglio una band come la vostra. La settimana dopo ha cambiato nome e ha formato i Clash».

La band anomala che ha formato il punk senza essere punk è anche quella che ha creato il cosiddetto post punk, una scena musicale molto più durevole e con tante evoluzioni diverse, dai Joy Division a My Bloody Valentine ai Cure. Non a caso Robert Smith con la sua ironia li ha nominati come la sua punk band preferita: «Si vedeva che recitavano continuamente. Erano surreali, geniali e molto divertenti». Alla fine degli anni 70 gli Stranglers vanno in tour in Giappone dove fanno nascere una intera scena musicale alternativa e sperimentale, evolvono il loro suono con in sintetizzatori e nel 1982 lasciano il segno con il singolo Golden Brown che arriva al numero 2 in classifica in Inghilterra, aprendo una nuova strada alla musica inglese degli anni 80. «Gli Stranglers potevano essere troppo sferzanti, ironici, crudi e a volte anche cattivi» hanno scritto i critici, «Ma non sono mai stato noiosi».

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