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Rock News

Noel Gallagher: "Mario Balotelli mi fregò regalandomi una maglietta falsa"

Redazione Virgin Radio

Il rocker di Manchester: "Fece fare una copia finta sperando che non me ne accorgessi"

La passione di Noel Gallagher per il Manchester City nasce negli anni della sua adolescenza a Burnage, un quartiere popolare alla periferia di Manchester. Noel cresce nella casa di Cramwell Drive con il fratello maggior Paul e il fratello minore Liam (con cui deve condividere la camera) e la madre Peggy che nel 1976 divorzia dal padre Thomas Gallagher violento e alcolizzato e cresce i tre figli da sola.

Noel e Liam sono dei teppisti, seguono la sottocultura del football e il rock’n’roll. A 14 anni Noel passa sei mesi in libertà vigilata per aver rubato in un negozio (in questo periodo impara a suonare la chitarra che gli regala Peggy), a 15 anni viene espulso da scuola e si butta nella vita da pub e da stadio. Il Manchester City negli anni 80 e 90 è la squadra degli outsider, viene retrocessa due volte e gioca anche in terza divisione, ma è anche considerata la vera squadra degli abitanti di Manchester, rivali del potente Manchester United che raccoglie tifosi da tutta l’Inghilterra.

Noel Gallagher ha ammesso di aver fatto parte di almeno due dei gruppi di hooligan del Manchester City, il Maine Line Crew e gli Young Guvnors, prima di essere salvato dalla musica e diventare lui stesso una leggenda della città con gli Oasis. Noel ha raccontato il suo rapporto con il Manchester City in una puntata del podcast di Ian Wright, ex calciatore dell’Arsenal e ha parlato in particolare di quello che ha definito “Il primo vero calciatore gangster”, Mario Balotelli che ha giocato con i Citizens dal 2010 al 2013. Un idolo dei tifosi per il suo atteggiamento ma anche per le qualità tecniche e per aver lasciato il segno in alcune partite storiche: una doppietta nel clamoroso 6 a uno contro il Manchester United nel 2011 e un assist per Sergio Aguero nella partita contro il Queens Park Rangers che nel 2012 regala lo scudetto alla squadra.

Noel Gallagher ha raccontato di aver incontrato Mario Balotelli per una intervista con Football Focus (in cui era convinto di essere lui quello intervistato) e di avergli chiesto della celebre maglietta Why Always Me? mostrata al pubblico durante il derby con lo United in risposta alle tante polemiche della stampa. “Gli ho chiesto dove fosse e mi ha detto che era nella sua casa di Milano. Ho chiesto: posso averla? E lui mi ha detto: ok non c’è problema”. Passano mesi, si incontrano altre volte e alla fine: “Ero in tour in Corea e ricevo una chiamata dal mio ufficio: è arrivato un pacco da parte del Manchester City” ha raccontato, “Mi faccio mandare la foto ed era la maglietta, ma non quella vera. Mario ha fatto fare una copia finta, sperando che non me ne accorgessi”.

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