Rock News
Rod Stewart chiama in diretta TV e si offre di pagare le spese mediche delle persone bisognose
Il rocker inglese: "Non voglio pubblicità. Voglio solo aiutare la gente che non può permettermi una risonanza. C'è gente che muore"
Durante la messa in onda di una trasmissione televisiva il grande Rod Stewart ha chiamato in diretta. Il motivo è dovuto ad un'accesa discussione riguardo la crisi e i costi del servizio sanitario britannico. Il rocker inglese si è offerto di coprire le spese mediche delle persone più bisognose. In questo difficile periodo storico i tempi di attesa per le procedure di emergenza e per le risonanze sono più lunghi di quanto non siano mai stati, e molti pazienti non possono permettersi di poter pagare visite private o assicurazioni che garantiscano loro tempi di attesa più ragionevoli.
Come riportato dal The Guardian Rod Stewart stava guardando il programma Your Say di Sky News, che ospitava alcuni pazienti che raccontavano la loro testimonianza dei lunghi tempi di attesa per poter prenotare una visita o una risonanza. Rod Stewart che ha chiamato in diretta ed è stato subito messo in onda dall'emittente. Ecco le sue parole. “Vorrei pagare la visita per 10 o 20 pazienti. Non so come faremo a risolvere questo problema ma spero che altre persone seguano il mio esempio. Ci sono persone che muoiono perché non possono permettersi delle risonanze. Non ho bisogno della pubblicità. Voglio solo fare delle cose buone e questa, penso, sia una buona cosa, perché mi piacerebbe che mi seguissero anche altre persone".
Il rocker ha supportato per qualche tempo l'attuale governo conservatore, ma ha affermato che sarebbe necessario un cambiamento: "Penso che questo governo dovrebbe distinguersi ora e dare una possibilità al partito laburista perché questa situazione è straziante per gli infermieri. In tutti gli anni che ho vissuto in questo paese, non l'ho mai visto così male, e vorrei fare qualsiasi cosa per aiutarlo. Poveri infermieri, io sono dalla vostra parte. Questo è davvero un brutto momento per noi in Gran Bretagna. [...] Sono così orgoglioso di essere britannico e non sopporto che si trovi in questa situazione"