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Hotel California, ecco come venne scritto il capolavoro degli Eagles. Joe Walsh: "Io e Don abbiamo improvvisato"

Redazione Virgin Radio

Il grande chitarrista ha raccontato i segreti dietro alla registrazione del brano

Un’immagine per raccontare 200 anni di storia, un luogo affascinante e pericoloso che diventa un simbolo e ispira una delle canzoni più famose nella storia del rock: è il 1976, l’America festeggia i suoi primi duecento anni di storia e gli Eagles pubblicano l’album Hotel California.

«Ci chiamiamo Eagles, come l’aquila simbolo degli Stati Uniti, volevamo dire anche noi la nostra” ha spiegato Don Henley, voce e batteria degli Eagles a proposito di questo disco che racconta il mito della strada, la ribellione e lo stile di vita fuorilegge e del rock anni ’70 con l’immagine di un hotel che spunta dal deserto (sulla copertina dell’album c’è una foto scattata da David Alexander del Beverly Hills Hotel di Los Angeles al tramonto) un luogo sognato e temuto allo stesso tempo, da cui “Puoi uscire in ogni momento, ma non te ne puoi andare mai”.

La voce è di Don Henley, le parole di Glenn Frey, l’assolo è una battaglia di note tra Joe Walsh e Don Felder che viene nominato dalla rivista specializzata Guitar World come uno dei migliori cinque assoli della storia e con Hotel California gli Eagles entrano nella storia. In un’intervista recente per il canale YouTube Long Distance del maestro liutaio Paul reed Smith, Joe Walsh ha raccontato che «Gli assoli di Hotel California sono nati in modo assolutamente spontaneo. Non c’era niente di preparato».

Joe Walsh ha spiegato come gli Eagles hanno lavorato in studio ai Record Plant di Los Angeles e poi ai Criteria Studios di Miami: «Io e Don Felder abbiamo registrato tutte le basi, con le sequenze discendenti di accordi e quando Don Henley ha finito di cantare la sua traccia vocale è arrivato il nostro momento. Ci siamo solo messi d’accordo su chi doveva iniziare e poi è stato tutto un botta e risposta tra noi. Era una cosa che ci riusciva molto bene e quindi abbiamo improvvisato». Joe Walsh ha anche espresso tutta la sua ammirazione per Don Felder, con cui ha trovato subito l’intesa dopo essere entrato a far parte degli Eagles nel 1975 al posto di Bernie Leadon: «C’è tanta musica degli Eagles registrata prima di me che spiega quanto fosse grande. È una gioia lavorare con lui». Il leggendario chitarrista, che a 73 anni è ancora uno dei più rispettati nel mondo del rock, elogiato da Jimmy Page, Petet Townshend e Eric Clapton (che ha detto: «Non ascolto molti dischi, ma i suoi li ascolto sempre») ha spiegato quanto per lui sia importante lasciare spazio all’improvvisazione, in studio e dal vivo: «Le mie istruzioni quando suono con qualcuno sono molto semplici: suona quello che vuoi, ma fai in modo che mi piaccia». 

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