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Depeche Mode, il vero significato di Personal Jesus: ecco come fu ispirata dall’amore tra Elvis Presley e Priscilla
Martin Gore dichiarò che l’autobiografia della moglie del Re del Rock and Roll diede il via alla scrittura del brano
Il 29 agosto 1989 i Depeche Mode pubblicavano quello che sarebbe diventato uno dei singoli più famosi della loro storia: Personal Jesus. La canzone sarebbe poi stata inserita nell’album Violator tempo dopo, nel marzo 1990.
Per lanciare il brano, la Mute, casa discografica dei Depeche Mode, realizzò una campagna molto innovativa, pubblicando su vari giornali locali una pagina promozionale con un numero di telefono: chi chiamava poteva sentire la traccia in anteprima.
Il testo di Personal Jesus, unito a questa strategia di marketing, portò molti fan a pensare che la canzone riguardasse la commercializzazione della religione, tema molto sentito soprattutto negli Stati Uniti, dove era normale che gli evangelisti utilizzassero i mezzi di comunicazione, soprattutto la televisione, per raccogliere fondi.
Martin Gore, nel luglio 1990, decise di smentire queste voci e svelare a tutti da dove fosse arrivata l’ispirazione per il brano. “È una canzone sul fatto di essere una sorta di Gesù per qualcun altro, qualcuno che dia speranza e cura” dichiarò l’autore a Spin. E fu la lettura dell’autobiografia di Priscilla Presley, Elvis and Me, a dare il La per la scrittura: “(Il testo) Riguarda il fatto che Elvis fosse il suo uomo e il suo mentore, e quante volte questo succede nelle relazioni; il fatto che, in qualche modo, il cuore di ognuno di noi sia come un dio, in un certo modo, e questa non è propriamente una visione bilanciata degli altri, no?”.
Chi la rilesse in una chiave molto più “religiosa” dell’originale fu sicuramente Johnny Cash, nel 2002 per il suo album American IV: The Man Comes Around. “L'ho subito sentita come una canzone gospel – dichiarò Cash – non so se l’autore abbia mai voluto che fosse così, ma è quello che è”.