18/03/2008
Molti gli elementi ricorrenti, tanto appunto da far parlare di stile ben riconoscibile: adesivi, graffiti e scritte fatte a mano su pareti, porte e mobili; biciclette e skateboard ovunque; flyer di band e amplificatori in ogni stanza. E nomi particolari per chiamare le case stesse, come Anarchtica, Scribble Squat, Firebreathing Kangaroo.
In tutte poi, si trova un libro di cucina davvero particolare, "Soy, not Oi!”, ricette vegetariane raccolte da due ‘chef' punk, Jack Kahn e Joel Olson. Quest'ultimo adesso è professore universitario, ma la sua punk-casa di Tempe, Arizona, la Hippycore Krew House, ha persino ospitato un'esibizione dei Green Day. Il punk design si diffonderà? Può darsi. Come dice infatti Thurston Moore nell'introduzione al libro, il punk affascina sempre perché "è un'estetica totalmente libera!”.
Rock News