Glen Matlock, Paul Cook e Steve Jones tornano dal vivo in Italia insieme a Frank Carter! Si esibiranno giovedì 25 giugno 2026 all’Oversound Festival di Bari, presso l’Arena del Levante. I biglietti sono già acquistabili sui circuiti ufficiali Ticketone, Vivaticket e Ticketsms.
SEX PISTOLS FEAT. FRANK CARTER
25/06/2026 – Oversound Festival, Arena del Levante – Bari
Biglietti:
Acquistabili su Ticketone, Vivaticket e Ticketsms.
Info: www.virusconcerti.com
Il giorno del suo primo concerto come frontman dei Sex Pistols, nell’estate del 2024, Frank Carter stava camminando nei pressi di Shepherd’s Bush quando uno sconosciuto, fuori da un pub, gli ha urlato: «Big shoes». Poche ore dopo, al Bush Hall, Carter è stato all’altezza della sfida. Nel corso di tre concerti di beneficenza esplosivi per la venue, i Pistols sono tornati in vita — rinati con ferocia, umorismo e gioia.
Ora accreditata come Sex Pistols Featuring Frank Carter, la band — Carter, il chitarrista Steve Jones, il batterista Paul Cook e il bassista Glen Matlock — quest’anno è tornata sui palchi di tutto il mondo. Dall’Australia al Giappone, passando per i festival europei e uno storico show per il Teenage Cancer Trust alla Royal Albert Hall (dove Carter ha scatenato un gigantesco circle pit in quella sala sacra), i nuovi Pistols sono di nuovo una forza di caos e celebrazione. Il ritorno al 100 Club di Londra ha sancito definitivamente la rinascita: davanti a un pubblico che includeva Noel Gallagher, Paul Weller e Bobby Gillespie, hanno fatto letteralmente a pezzi il locale.
Per Jones la missione è semplice: «Se non è divertente, non lo faccio. Sono troppo vecchio per le stronzate». E il divertimento è innegabile. Louis, il figlio di Matlock — anche lui musicista — è stato il primo a suggerire il suo amico Carter come scelta naturale. Un caffè si è trasformato in prove, poi nel Bush Hall. Dal momento in cui Cook ha attaccato l’intro di batteria di Holidays in the Sun, è stato chiaro a tutti: «È così che era, ed è così che dovrebbe essere», dice.
L’apprendistato punk di Carter con i Pistols è iniziato da adolescente a Watford, ascoltando di nascosto la copia in vinile di Never Mind the Bollocks di suo padre. L’energia tagliente dell’album lo ha spinto a intraprendere la strada del performer. Quando è emerso con i Gallows negli anni 2000, Carter incarnava già lo spirito pericoloso del punk — celebre l’episodio in cui inseguì fuori dal 100 Club un fan che gli aveva lanciato una pinta durante il concerto, o l’uscita dell’intransigente Grey Britain dopo che i Gallows avevano firmato un contratto milionario. Furia punk, affilata dall’ironia, gli scorreva nel sangue.
Quella stessa energia ora alimenta la sua collaborazione con Jones, Cook e Matlock. Per i Pistols, il cambiamento sembra meno una reinvenzione che un rinnovamento. «Noi tre abbiamo imparato a suonare insieme», dice Matlock. «Siamo cresciuti come musicisti fianco a fianco. E ora ce la stiamo godendo in un modo che forse prima non avevamo mai fatto».
A quasi 50 anni da quando la band fece esplodere la British music, il loro messaggio colpisce ancora. Quando Carter urla quelle parole, non sono pezzi da museo — sono un messaggio vivo, furioso, rivolto al presente.
Quanto a ciò che verrà dopo, nessuno lo sa. Sicuramente un ritorno negli Stati Uniti per chiudere i conti in sospeso, e poi… Quel che è certo è che Frank Carter e i Sex Pistols stanno travolgendo i palchi di tutto il mondo, vitali e senza rimorsi. Per quanto durerà, vale la pena esserci. Perché non ne vedremo mai più di simili.
