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David Bowie e il periodo nero delle dipendenze: era ossessionato dalle streghe, conservava la sua urina per "tenerle lontane"
Il Duca Bianco: "C’è stato un periodo in cui bevevo solo latte e mangiavo peperoncino"
Dopo il successo di The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars e il viaggio attraverso gli Stati Uniti che ha ispirato le canzoni di Aladdin Sane («L’album in cui Ziggy va in America e impazzisce» come lo ha definito), David Bowie ha detto di aver fatto molta fatica a liberarsi del personaggio più affascinante che ha creato: «Mi ha perseguitato per anni» ha detto.
La trasformazione nel Duca Bianco con il “plastic soul” dell’album Young Americans del 1975 ha rappresentato una svolta, ma anche l’ingresso di Bowie in un periodo di trasgressione senza limiti, soprattutto dopo essersi trasferito a Los Angeles. L’uso incontrollato di cocaina gli ha dato l’aspetto algido ed esile perfetto per portare avanti il suo nuovo personaggio, ma secondo quanto ha raccontato lui stesso lo ha portato anche a sviluppare paranoie e ossessioni. La più bizzarra è quella di essere perseguitato dalle streghe (è arrivato al punto di conservare barattoli pieni della propria urina, per impedire che venissero usate per la magia nera).
Nel libro David Bowie: A Life, David Bowie ha scritto: «Non pensavo che si potesse essere così magri. C’è stato un periodo in cui bevevo solo latte e mangiavo peperoncino. Ci sono varie foto in cui sembro davvero uno scheletro, mi ricordano quanto mi comportavo male negli anni 70». Bowie ha parlato anche con grande sincerità dei suoi “cocaine records” registrati durante il periodo di massima trasgressione, tra cui Station to Station che esce il 23 gennaio 1976 registrato ai Cherokee Studios di Los Angeles subito dopo la fine delle riprese de film L’Uomo che Cadde sulla Terra di Nicola Roeg in cui interpreta un alieno. «Non ricordo nulla di quelle session di registrazione» ha detto David Bowie. Station to Station arriva comunque nella Top 5 in Inghilterra e in America e viene lanciato con l’Isolar Tour che è un enorme successo. Un anno dopo, David Bowie decide di lasciare Los Angeles e si rifugia a Berlino con Iggy Pop, dove si salva la vita e reinventa la sua carriera e aprendo una nuova strada verso il futuro del rock con la straordinaria trilogia berlinese Low, Lodger, Heroes.