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Jeff Bridges, una vita tra cinema e musica: "Pulp Fiction e i Talking Heads sono inarrivabili, hanno alzato il livello per tutti"
La vita, la carriera e le passioni del grande attore che ha interpretato rugo ne Il Grande Lebowsky del 1998
La carriera cinematografica di Jeff Bridges è stata piena di successi e di ruoli importanti, fin da quando ha esordito a Hollywood nel 1971 in The Last Picture Show con cui ha ottenuto subito una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista (anche se il suo primo film lo ha girato nel 1951 quando aveva solo un anno), ma l’interpretazione del ruolo del Drugo nel film dei fratelli Cohen Il Grande Lebowski nel 1998 lo ha trasformato in un’icona della cultura pop contemporanea.
Generazioni di fan venerano Jeffrey “The Dude” Lebowsky come un esempio di visione alternativa del mondo, un pensatore fuori dagli schemi esperto di ogni piccolo piacere della vita e anche della bellezza della cultura di massa americana, dalla musica (per esempio la sua passione per i Creedence Clearwater Revival, di cui ha sempre delle cassette in macchina) alla televisione al cinema. Jeff Bridges è stato il Drugo anche fuori dallo schermo, muovendosi tra musica e cinema per buona parte della sua carriera: «Ci ho messo un po’ a capire davvero come diventare un buon attore, come entrare in un personaggio» ha detto una volta, «Nel frattempo ho sempre suonato e ad un certo punto mi sono trovato davanti ad una scelta: sono un attore o un musicista, o tutti e due?».
Jeff Bridges ha sempre suonato il pianoforte e si dice abbia iniziato a dedicarsi seriamente anche alla chitarra dopo aver recitato con la star del country Kris Kristofferson in Heaven’s Gate del 1980, basando in parte su di lui il personaggio di Bad Blake nel film Crazy Heart, con cui ha vinto un Oscar come miglior attore protagonista nel 2009.
In un’intervista con Musc Radar, Jeff Bridges ha svelato la sua più grande influenza musicale: «I Talking Heads per me sono stati come i Beatles: erano diversi, innovativi, e le loro canzoni erano deliziose». Ha anche raccontato di averli visti dal vivo a Los Angeles durante il tour dal quale Jonathan Demme ha tratto il film Stop Making Sense nel 1984: «Demme e i Talking Heads hanno alzato il livello per tutti, hanno cambiato il modo in cui si può realizzare e presentare al pubblico un film concerto».
Anche per quanto riguarda il cinema, Il Drugo ha una preferenza: Pulp Fiction, il rivoluzionario film di Quentin Tarantino del 1994. Jeff Bridges ha spiegato in un intervento all’American Film Institute: «Pulp Fiction mi ha fatto lo stesso effetto della musica dei Talkin Heads, è stato come ricevere una secchiata di acqua gelata in faccia. Ogni tanto nella storia del cinema arriva qualcosa di completamente innovativo che spazza via tutto quello che c’era prima e segna un nuovo inizio. Pulp Fiction è straordinario, sia nella sceneggiatura che nell’interpretazione degli attori».