Alice Cooper ha annunciato il ritorno dopo cinquanta anni della band da cui ha preso il nome, Alice Cooper che ha formato nel 1964 a Phoenix in Arizona prima di trasferirsi in California e con cui ha esordito nel 1969 con l’album Pretties For You e ha pubblicato altri sei dischi fino al 1973. Un gruppo sperimentale, in cui Alice Cooper (che allora si chiamava ancora Vincent Damon Furnier) ha creato il suo stile teatrale e una derivazione psichedelica dell’hard rock californiano.
In questa prima fase della sua carriera, come ha raccontato nelle interviste, Alice Cooper ha incontrato Syd Barrett e Jimi Hendrix, ha lavorato con Frank Zappa (che ha prodotto il loro debutto), ha ispirato Salvador Dalì a creare un’opera surrealista intitolata “Il Cervello di Alice Cooper” e ha creato lo “shock rock” per caso, quando ha rilanciato nel pubblico di un concerto a Toronto un pollo che qualcuno gli ha tirato sul palco (“Ero convinto che sarebbe volato via” ha detto), una scena riportata dai media così: “Alice Cooper uccide un pollo e beve il suo sangue”.
Insieme a lui nella band ci sono Glen Buxton e Michael Bruce alla chitarra e Dennis Dunaway al basso e Neal Smith alla batteria, tutti compagni della Cortez high School di Phoenix con cui ha partecipato al talent show di fine anno travestiti da Beatles e facendo finta di eseguire parodie delle loro canzoni, senza sapere suonare nessuno strumento (tranne Buxton). Gli Alice Cooper tornano il 25 luglio con The Revenge of Alice Cooper, primo album in studio dai tempi di Muscle of Love del 1973, quattrodici canzoni nuove (il primo singolo è Black Mamba) registrati con i membri originali tranne Glen Buxton, scomparso nel 1997, presente nell’album grazie al demo di uno dei suoi ultimi pezzi, What Happened to You.
“Non è una cosa divertente? Dopo oltre cinquanta anni improvvisamente si sono create e condizioni e tutto è andato al posto giusto” ha detto Alice Cooper, che ritrova anche il produttore Bob Ezrin con cui ha registrato Love it to Death, Killer, School’s Out e Billion Dollar Babies, “Abbiamo lavorato ancora come una vera band. Non avevo l’ultima parola su tutto come nei miei dischi solisti, è stato bellissimo”. Alice Cooper vorrebbe anche tornare a fare concerti con la sua vecchia band: “Mi piacerebbe suonare nei club a Detroit, New York, Los Angeles, magari anche a Londra. Vedremo, siamo aperti ad ogni possibilità”.
