Pink Floyd: Nick Mason ricorda l'addio di Roger Waters
Il batterista paragona l'abbandono di Waters alla morte di Stalin
Il paragone può sembrare un po' forzato. Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, paragona l'addio di Roger Waters alla band alla morte di Stalin. Il musicista sostiene che la scelta di Waters di lasciare la band ha avuto un effetto simile a quello che la morte di Stalin ha avuto sull'ex Unione Sovietica. Mason racconta l'esatto momento in cui Waters comunicò al gruppo la sua scelta in un sushi bar di Londra: “Eravamo consapevoli che prima o poi Roger ci avrebbe comunicato che sarebbe andato via. Sia io che David Gilmour ci aspettavamo quel momento già da tempo e sapevamo che saremmo comunque andati avanti”. Ma le cose sono state comunque complicate visto che alla separazione sono seguite battaglia verbali e legali: “Diciamo che per certi versi è come quando è morto Stalin, c'è voluto un po' di tempo per recuperare da quella situazione, un periodo che è durato tre o quattro anni”.
Ma nonostante tutte le difficoltà incontrate nella storia dei Pink Floyd, Mason dice che ne è valsa la pena visti i risultati finali: “Non è stato facile fare i conti con le personalità dei miei compagni di band. Sono persone difficili ma sicuramente dei grandissimi musicisti. Se non avessimo avuto il folle Syd ed il folle Roger, non saremmo mai diventati i Pink Floyd”.