Scent of Dark by XERJOFF
L’anticipazione l’aveva data qualche giorno fa a Revolver il fondatore e leader dei Black Sabbath e ora che il progetto è stato svelato possiamo parlarvi di “Scent of Dark” e del profumo TONY IOMMI by Xerjoff.
Per farlo abbiamo voluto conoscere Sergio Momo, creativo e imprenditore poliedrico, innamorato dell’universo della profumeria a tal punto da creare il proprio marchio e innamorato della musica rock a tal punto da creare un profumo – e non solo! - insieme ad una leggenda vivente come Tony Iommi.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Da dove nasce l’idea di unire l’hard rock e l’arte della profumeria?
Xerjoff sperimenta con il profumo nuove frontiere, utilizza la memoria olfattiva che giace in ognuno di noi e la miscela con ambiti artistici musicali, culinari e fotografici… “Scent of Dark” nasce quindi da un progetto multisensoriale che unisce l’arte olfattiva con la musica Rock, quella più pura e graffiante.
Perché Tony Iommi?
Il sound e lo stile dell’amico Tony Iommi mi ha ispirato. Il suo stile musicale mi sembrava perfetto per intraprendere un esperimento unico e Tony, da sempre connoisseur di profumi, ha immediatamente compreso e condiviso la sfida “folle” che avevo in testa. Le atmosfere heavy e dark dei Sabbath, il sound del "Godfather del riff" è stata la base di partenza del progetto, sfociato poi in una impresa più grande e complessa.
Tony Iommi by XERJOFF è un esperimento "artistico multisensoriale" che gioca con il senso dell’olfatto e del suono, attraverso un viaggio nel tempo…
Esattamente! La mia mission è quella di portare l’arte della profumeria artistica a contaminare altre forme d’arte e viceversa, abbattendo preconcetti legati ai nostri cinque sensi e imparare a stravolgerli. Esattamente come ha fatto il rock nei decenni, la musica come forma di libertà creativa, di evasione. O oggi sempre più No gender, no borders, no race. La sperimentazione artistica insieme quella multisensoriale è il primo passo verso un concetto libertà e di abbattimento dei muri. Come in una società ideale che deve ancora venire…
Come è stato progettare SCENT OF DARK, lavorare, suonare con Tony Iommi durante uno dei periodi storici più complessi degli ultimi decenni?
Una sfida piacevolissima, un intreccio di call su Zoom disturbate da instabili connessioni e telefonare fiume nei tardi pomeriggi dall’Italia alla Gran Bretagna, sino ad arrivare alla fine del lock down, ad una serie incontri nelle campagne delle Cotswolds. Litri di aranciate e caffè (non di Jack Daniels...), e tante pizze per arrivare a definire il profumo, l’opera musicale e il video, il progetto nella sua completezza.
Grazie Sergio! E complimenti per il progetto. Non ci resta che lasciare parlare la musica pubblicando qui sotto il videoclip di SCENT OF DARK
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