AC/DC: Brian Johnson rivela i timori su Rock Or Bust
Il cantante ha parlato per la prima volta dei momenti che hanno preceduto le registrazioni
La paura di non riuscire a ricreare le atmosfere e l'energia giusta. Anche ai grandi può venire qualche dubbio e Brian Johnson, cantante degli AC/DC, rivela di aver avuto più di un timore prima di entrare in studio di registrazione per la realizzazione di Rock or Bust, 17esimo album in studio della band australiana. Ma l'energia ed anche un pizzico di nervosismo che hanno circondato la band negli ultimi mesi sembrano essere riusciti a dare una marcia in più al disco. Rock Or Bust è stato pubblicato all'inizio di questo mese e si tratta del primo disco realizzato senza Malcolm Young, che ha dovuto ritirarsi dalle scene a causa di una malattia debilitante. Ed ora in un'intervista con la BBC, Johnson rivela: “Credo sia arrivato il momento di dire la verità, quando sono andato a Vancouver con i ragazzi non avevo cantato una canzone in cinque anni e mezzo. Sono andato in studio di registrazione con le dita incrociate e gli occhi chiusi. Ma alla fine ero davvero felice per il risultato che ne è venuto fuori. La band ha attraversato un momento complicato ma ha dimostrato di poter andare ancora avanti per la sua strada”.
IL CONTRIBUTO DI STEVIE
Una delle incognite era proprio l'assenza di Malcolm, sostituito dal nipote Stevie: “La cosa che abbiamo fatto è stato mettergli un braccio intorno al collo e dirgli che la cosa più importante era che si divertisse. Stevie sapeva già cosa doveva fare e credo che quell'energia nervosa che ci circondava sia venuta fuori anche nel disco ed è servita a darci una marcia in più per andare avanti”. E i risultati sembrano davvero incredibili visto che i biglietti per la data italiana di Imola, in programma il prossimo 9 luglio, sono già introvabili.